Perché Patrick Zaki ha rifiutato il volo speciale del governo e scelto uno di linea
"La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi", le parole di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.
"La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi", le parole di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.
Patrick Zaki, dopo aver ricevuto la grazia dal presidente egiziano Sisi in seguito alla condanna iniziale di tre anni di carcere, è stato rilasciato dalla Direzione di Polizia della Mansura e, nella giornata di domani, 22 luglio 2023, tornerà in Italia. Secondo alcune fonti qualificate consultate dall’Ansa, l’attivista ha rifiutato il volo speciale offerto dal governo italiano per il suo rientro, scegliendo di non incontrare le autorità dell’esecutivo di Roma.
“La reputazione dei difensori dei diritti umani – ha spiegato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International – Si basa sulla loro indipendenza dai governi”, cercando di fare chiarezza in merito alla decisione presa da Patrick Zaki di tornare in Italia con un volo di linea in partenza dall’Egitto e diretto a Milano Malpensa: “Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro”, ha proseguito Noury, come si legge tra le pagine dell’Ansa:
Infatti, Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma un gesto di indipendenza.
Inoltre, proprio in queste ore, il ricercatore egiziano ha condiviso un breve messaggio sul proprio account Twitter: “La sensazione migliore è la libertà – ha esordito con gioia – Domani mattina a Bologna per coronare il sogno tanto atteso”.
La sensazione migliore è la libertà. Domani mattina a Bologna per coronare il sogno tanto atteso. pic.twitter.com/kgnUmCjhN4
— Patrickzaki (@patrickzaki1) July 21, 2023
Secondo un tweet pubblicato da Mada Masr, il giornale di opposizione oscurato in Egitto, Patrick Zaki ha espresso il desiderio di “voler vedere più rilasci nel prossimo periodo per tutti i prigionieri dei casi di libertà di opinione ed espressione”:
Sono sollevato per quello che è successo, ho molti progetti che sto cercando di realizzare – ha proseguito nel corso dell’intervista per il quotidiano locale – Tra cui sposarmi e continuare il mio dottorato. Spero che vengano tutti rilasciati e che il caso dei prigionieri politici venga risolto completamente.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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