Portogruaro: picchiata e quasi accoltellata dal marito per aver difeso Giulia Cecchettin

Lunedì 20 novembre 2023 a Portogruaro, in provincia di Venezia, una donna è stata aggredita dal marito per aver risposto a un commento inappropriato dell’uomo su Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta.

Quella sera, infatti, l’uomo avrebbe commentato un servizio del telegiornale sulla vicenda con un: “Chissà che cosa aveva combinato”, insinuando in questo modo un qualche tipo di responsabilità o colpa di Cecchettin per l’accaduto. Commento al quale la moglie avrebbe replicato: “Ma che cosa stai dicendo? Parli da criminale”.

Risposta che il marito non ha tollerato, scagliandosi sulla moglie e colpendola con un pugno alla pancia, seguito poi da un colpo di coltello, che però non è penetrato grazie al maglione che lei indossava in quel momento.

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Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin sono raddoppiate le chiamate al numero antiviolenza

Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, uccisa dall'ex fidanzato Filippo Turetta, le chiamate al numero antiviolenza (1522) sono raddoppiate.

Ad avvertire le autorità il figlio, che ha chiamato i carabinieri con il telefono della donna. Madre e bambino sono poi stati trasferiti presso una struttura gestita dal Centro antiviolenza di Portogruaro, mentre l’avvenimento è stato segnalato alla procura di Pordenone. Al momento dell’aggressione l’uomo era infatti in attesa di processo con l’accusa di lesioni aggravate, in seguito a una precedente denuncia sempre in ambito domestico, dopo il quale la coppia era tornata a vivere insieme.

A commentare la vicenda l’avvocata Patrizia Perulli, legale della donna, che ha sottolineato come gli uomini violenti siano spesso recidivi: “Non date una seconda possibilità ai vostri mariti e compagni. Chi ti mette le mani addosso una volta, lo farà ancora”, riporta Virgilio News.

Chi ha una certa indole, anche se c’è una riconciliazione, continuerà a dimostrare che può fare quello che vuole. Bisogna ascoltare i campanelli d’allarme. Quello che è accaduto lunedì sera è triste e avvilente, perché per quanto si parli di violenze domestiche, le donne continuano a subire.