Dopo l’attacco da parte dei russi alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che si è concluso fortunatamente senza danni ai reattori nucleari, i cittadini dell’Unione Europea sono sempre più in ansia e hanno iniziato ad acquistare, soprattutto in Belgio e in Francia, pillole di iodio per prevenzione, come riporta la stampa. Ma serve davvero?

Innanzitutto, cosa sono le pillole di iodio? Sono compresse composte da ioduro di potassio, sale inorganico dello iodio, usato per il trattamento dell’ipertiroidismo. Queste compresse, usate durante e dopo il disastro di Chernobyl, vengono utilizzate anche in caso di attacco nucleare per impedire all’isotopo radioattivo di depositarsi nella tiroide.

Ma è necessario assumerle, al momento? La risposta è no. Come ha spiegato a GreenMe Luca Chiovato, Direttore dell’Unità di Endocrinologia ed Oncologia Medica dell’Università degli Studi di Pavia ed ex Presidente dell’Associazione Nazionale della Tiroide, “In assenza di esplosione di una bomba atomica o di un incidente nucleare comprarle è solamente sintomo di ansia e panico. Non serve assolutamente a nulla“.

Per tranquillizzare la popolazione europea è intervenuta anche l’Agenzia federale belga per il controllo nucleare, che in un tweet ha dichiarato che “l’attuale situazione in Ucraina non richiede l’uso di compresse di iodio“.

L’Agenzia federale belga per il controllo nucleare ha anche ribadito che le pillole di iodio non offrono una protezione totale contro le radiazioni, e che sono raccomandate solo in determinate fasce d’età e per alcune categorie, come i minori di 18 anni o le donne in gravidanza.

In generale, l’uso di queste pastiglie deve essere somministrato dal proprio medico e mai di testa propria, perché c’è il rischio che certi soggetti, come gli over 60, sviluppino un ipertiroidismo. In alcuni casi, inoltre, l’uso di queste compresse può essere controproducente o tossico, soprattutto negli over 40, secondo quanto riferito dall’Agenzia belga.

L’Istituto Superiore di Sanità in Italia ha specificato sul proprio sito internet che “è raccomandato il solo utilizzo del sale iodato per la preparazione e la conservazione degli alimenti, mentre è sconsigliato il ricorso fai-da-te a preparati contenenti elevate quantità di iodio”. 

L’ISS ha anche dichiarato che, se si verificasse una reale minaccia nucleare, sarà la Protezione Civile a occuparsi di una profilassi iodica su base farmacologica per l’intera popolazione.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!