La povertà può mettere a rischio la salute di coloro che mestruano, dal momento che le difficoltà economiche costringono queste persone a lasciare in posizione gli assorbenti interni più a lungo di quanto consigliato.

Una nuova ricerca condotta dall’importante ONG ActionAid mostra che circa quattro su 10 di coloro che hanno avuto difficoltà a permettersi assorbenti igienici nell’ultimo anno hanno scelto di cambiarli in modo più sporadico.

I ricercatori, che hanno intervistato 2.060 adulti, hanno scoperto che circa l’8% di coloro che faticavano a permettersi prodotti dedicati al ciclo mestruale aveva riutilizzato assorbenti usa e getta. Mantenere i tamponi interni più a lungo del tempo raccomandato aumenta il rischio di sviluppo di una condizione  molto rara quanto pericolosa, chiamata sindrome da shock tossico.

Sebbene la sindrome causi pochissimi decessi in tutto il mondo ogni anno, può causare problemi di salute gravi, cronici e irreversibili, inclusa l’amputazione degli arti.

Lo studio ha scoperto che alcune donne sono costrette a scegliere tra i prodotti per l’igiene intima durante il ciclo e il cibo, con sei su 10 di coloro che hanno lottato per permettersi assorbenti nell’ultimo anno che devono dare la priorità al cibo e quasi la metà costretta a dare la priorità al gas o all’elettricità.

Tasha Burgess, di ActionAid UK, ha dichiarato: “L’accesso a prodotti mestruali, spazi sicuri e igienici in cui utilizzarli e il diritto di gestire il proprio ciclo senza vergogna o stigma, è essenziale per chiunque abbia le mestruazioni. Questa non è la realtà per milioni di donne e ragazze in tutto il mondo”.

“Il nostro ultimo sondaggio suggerisce una tendenza preoccupante. Mentre l’aumento del costo della vita morde, la povertà mestruale continua a colpire donne, ragazze e altre persone che hanno le mestruazioni, il che sta portando a metodi pericolosi di gestione delle mestruazioni”.

La ricerca ha scoperto che circa quattro donne, ragazze e altre persone su 10 che hanno le mestruazioni nel Regno Unito avevano evitato l’esercizio fisico o lo sport – o l’hanno eliminato del tutto – a causa del ciclo mestruale, mentre il 14% aveva evitato o perso il lavoro in ufficio per lo stesso motivo.

Milioni di persone in tutto il mondo lottano per gestire la salute durante il ciclo, secondo l’UNICEF. La disparità di genere, la discriminazione e la mancanza di servizi di base come servizi igienici e prodotti sanitari sono alcune delle ragioni.

Ora i governi stanno prendendo sempre più provvedimenti per sostenere gli 800 milioni di persone che ogni giorno hanno le mestruazioni. Nel 2020, la Scozia è diventata il primo paese al mondo a offrire prodotti sanitari gratuiti a tutte le donne. Nel 2021 il governo della Nuova Zelanda ha annunciato che le sue scuole avrebbero avuto libero accesso ai prodotti sanitari.

Anche in Francia il governo sta investendo 1 milione di euro nel lancio di assorbenti gratuiti per le scuole. Si sta quindi andando verso un cambiamento sempre più importante e, si spera, generalizzato.

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