Quietcation: la vacanza silenziosa per chi è stanco di tutto, non solo del lavoro

Una delle tendenze in fatto di viaggi riguarda la quietcation, una vacanza silenziosa in cui ci si può disconnettere letteralmente da tutto.

Viviamo nelle città, tra il traffico, la musica, i rumori. Stiamo attaccati ai nostri device elettronici e, anche quando non ce l’aspettiamo, parte un audio a caso. Il cane dei vicini abbaia, il figlio piange. Nostro figlio pianta un capriccio, il nostro gatto vuole una coccola e miagola. Dovunque andiamo c’è un cantiere aperto, le ruspe, lavoratori che cantano e urlano istruzioni. Il timer del forno suona. Andiamo dal parrucchiere e c’è musica in filodiffusione, mentre ci arrivano alle orecchie le chiacchiere delle altre persone presenti. È solo a titolo esemplificativo, non necessariamente ci sono tutte queste cose nella nostra vita, ma sicuramente chi più chi meno potrebbe avere bisogno di calma e silenzio. Ma niente paura: ora esistono le quietcation.

Cos’è la Quietcation e perché è il nuovo trend del benessere estivo

Quietcation è un termine di origine anglofona, risultato della contrazione e unione tra quiet ossia tranquillità e vacation cioè vacanza. Si tratta in altre parole di una vacanza tranquilla, o viaggio silenzioso così come viene chiamato. Consiste in un soggiorno in una zona naturale, in cui non ci sono rumori con l’eccezione di quelli della natura, e sicuramente non ci sono quelli prodotti dall’uomo, dai bip dei messaggini al rombo della lavatrice, fino ai motori delle auto e a tutto ciò che ci disturba quotidianamente. Naturalmente durante queste vacanze non c’è connessione telefonica o Internet, per cui sono l’ideale per il digital detox.

Dimenticare agende, notifiche e itinerari: le mete ideali per una vacanza silenziosa

Non c’è bisogno di molto in una quietcation: non solo i device digitali vengono spenti, ma non ci sono agende e programmi da rispettare. Tutto è molto più libero rispetto a una vacanza tradizionale, anche se non necessariamente ci si reca in luoghi troppo remoti. Può trattarsi di un minuscolo borgo in Italia o di un resort internazionale ma lontano dal turismo di massa. Tra le mete più gettonate secondo elenchi che si trovano su vari siti in rete ci sono per esempio Maiorca in Spagna, Brasov in Romania, Nagano in Giappone, Tamuda in Marocco, Uyuni in Bolivia, Lofoten in Norvegia, Alentejo in Portogallo, nonché tantissime località sulle Dolomiti.

Perché abbiamo bisogno di silenzio più che di avventura

L’avventura e la cultura della città sono sicuramente interessanti in una vacanza, ma per ritemprarsi è meglio il silenzio. Tra i benefici di una quietcation ci sono:

  • la riduzione dello stress;
  • la possibilità di soggiornare in un ambiente incontaminato e con aria pulita;
  • il miglioramento della capacità di ascolto e osservazione;
  • un piccolo aiuto per l’ambiente dato che questo tipo di vacanza è sempre ecosostenibile.

Quietcation per genitori: quando è necessario prendersi una pausa dal “prendersi cura”

Crescere dei figli è impegnativo e molte persone si sentono alle prese con un peso enorme. Anche quando non sono presenti problemi specifici, il proprio mestiere di genitori può essere tempestato da interrogativi sul proprio ruolo, sulle proprie capacità e sul modo in cui prendiamo per mano figli e figlie e li portiamo nel mondo. Per questa ragione una quietcation può essere l’ideale per questi genitori, per non parlare di coloro che si trovano ad affrontare situazioni più tangibili e urgenti come una malattia o una disabilità della propria prole: staccare e mettersi in ascolto della natura può essere importante, anche se logisticamente non è sempre possibile, soprattutto in presenza di queste questioni da affrontare quotidianamente. Perché è questo il nodo: possono esserci dei momenti in cui sentiamo di non farcela, in cui proviamo il bisogno di ricalibrarci, ma non sempre è possibile farlo.

Come organizzare una quietcation autentica: suggerimenti pratici

Se si vuole partire con una quietcation si devono compiere alcuni step:

  • scegliere una meta e organizzare nei minimi dettagli tutta la logistica, in modo da non dover affrontare problemi in itinere e non pensarci più;
  • viaggiare leggeri, portando con sé il minimo indispensabile e sicuramente lasciando a casa i device elettronici (unica deroga lo smartphone, da spegnere quando si arriva ed a riaccendere quando si parte non fosse altro per il navigatore);
  • lasciare a casa, mentalmente parlando, tutto quello che ci preoccupa, dal lavoro alla famiglia;
  • non dimenticare tra gli oggetti essenziali indumenti e calzature utili a stare nella natura.
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