Il rapper Young Dolph è morto a 36 anni: è stato ucciso con un colpo di pistola

Young Dolph, il cui vero nome era Adolph Robert Thornton Jr, fondatore della casa di produzione Paper Route Empire, è stato ucciso da un colpo di pistola in un negozio di biscotti di Memphis, il Makeda’s Homemade Cookies.

La sparatoria è avvenuta alle 13 del 17 novembre 2021, come riporta il canale locale Fox News 13. Il proprietario del locale ha dichiarato che il rapper è entrato per comprare dei biscotti, quando qualcuno ha fatto irruzione e gli ha sparato, per poi scappare via. L’assasino non è ancora stato identificato.

Un rappresentante dell’APA ha espresso il suo cordoglio in una dichiarazione a Variety: “Il mondo ha perso un’icona, un grande uomo e un artista amato che è stato preso troppo presto“.

Young Dolph si trovava a Memphis per far visita a una zia malata di cancro, e sarebbe rimasto in città un paio di giorni. Il rapper era nato a Chicago, ma cresciuto a Memphis, dove ha fatto molte opere di beneficenza per i quartieri più in difficoltà. Il rapper aveva anche donato tacchini nel periodo del Ringraziamento, per la Hamilton High School, che ha frequentato da ragazzo.

Stava infatti partecipando a un’opera di beneficenza locale per il Ringraziamento, al momento della sparatoria. Nel 2018, aveva donato 20.000 dollari a due baristi della Duke University che erano stati licenziati per aver suonato la sua canzone “Get Paid“.

Il suo album di debutto, King of Memphis (2016), faceva onore alla sua città e con i suoi versi crudi e sinceri Young Dolph raccontava delle realtà legate alla tossicodipendenza, la droga e la vita di strada. Poi, il successo globale con il suo ultimo album, Rich Slave (2020), che ha ottenuto la quarta posizione nella classifica Billboard 200.

Young Dolph aveva già rischiato la vita, a Los Angeles, nel 2017. Il rapper si era ritrovato in mezzo a una sparatoria e ricoverato d’urgenza. Con tre ferite d’arma da fuoco, rimase in ospedale per due settimane.

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Dopo questa tragedia, in molti stanno alzando la voce per richiamare l’attenzione sulla pericolosità di una città come Memphis.