Re Carlo dà pubblico sostegno a una ricerca sui legami tra schiavitù e monarchia inglese
Re Carlo ha espresso per la prima volta il suo sostegno a una ricerca sui legami storici tra la monarchia britannica e la tratta transatlantica degli schiavi.
Re Carlo ha espresso per la prima volta il suo sostegno a una ricerca sui legami storici tra la monarchia britannica e la tratta transatlantica degli schiavi.
Buckingham Palace ha rilasciato una dichiarazione pubblica dopo che il Guardian ha presentato un documento che testimonia i legami di lunga data tra i reali britannici e la schiavitù.
Il Guardian ha di recente pubblicato un documento inedito che mostra il trasferimento nel 1689 di 1.000 sterline di azioni della Royal African Company, società che commerciava in schiavi, al re Guglielmo III, da parte di Edward Colston, vice governatore della società.
Buckingham Palace non ha commentato il documento in questione, ma per la prima volta re Carlo ha dichiarato di voler sostenere un progetto di ricerca, co-sponsorizzato da Historic Royal Palaces (HRP), che gestisce diversi palazzi, sul coinvolgimento della monarchia nella tratta degli schiavi.
Historic Royal Palaces è partner di un progetto di ricerca indipendente, iniziato nell’ottobre dello scorso anno, che sta esplorando i legami tra la monarchia britannica e la tratta transatlantica degli schiavi durante la fine del XVII e il XVIII secolo.
Un portavoce del palazzo ha dichiarato che il legame tra monarchia e schiavitù “è un problema che Sua Maestà prende profondamente sul serio. Come Sua Maestà ha detto al ricevimento dei capi di governo del Commonwealth in Ruanda lo scorso anno: ‘Non posso descrivere la profondità del mio dolore personale per la sofferenza di così tante persone, mentre continuo ad approfondire la mia comprensione dell’impatto duraturo della schiavitù'”.
Questa è la prima volta che la famiglia reale dichiara pubblicamente di appoggiare un progetto simile, relativo alla controversa storia della monarchia britannica.
Finanziata dall’Arts and Humanities Research Council, la ricerca è co-supervisionata dall’HRP e dal dottor Edmond Smith, dell’Università di Manchester, come riporta la stampa britannica. Il completamento è previsto per il 2026.
La dottoressa Halima Begum, direttrice del Runnymede Trust, un gruppo di riflessione sull’uguaglianza razziale del Regno Unito, ha affermato di aver accolto con favore il sostegno del palazzo e l’appoggio di re Carlo, ma ha anche puntualizzato che è necessario un impegno reale per indagare a fondo sulla storia e sull’eredità della schiavitù e del colonialismo perpetrati dalla famiglia reale.
“Una mossa del genere potrebbe davvero ispirare milioni di cittadini britannici e di tutto il Commonwealth”, ha detto Begum al Guardian, aggiungendo che potrebbe “diventare un momento di guarigione in cui le istituzioni britanniche e lo stesso popolo britannico riflettono sull’impatto, le sfumature e l’eredità in corso del razzismo storico in questo Paese, e continuano a prendere le misure necessarie per affrontare le sue conseguenze a tutti i livelli”.
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