Sciopero della fame per Paola Regeni come protesta contro l’arresto di Amal Fathy, moglie di Mohamed Lofty, il consulente legale in Egitto della famiglia Regeni.

Paola Regeni è mamma di Giulio, dottorando italiano dell’Università di Cambridge rapito il 25 gennaio 2016 il cui corpo senza vita fu ritrovato il 3 febbraio successivo.

“Da donne – ha dichiarato due giorni fa Paola a fianco del suo avvocato Alessandra Ballerini come riporta Repubblica.it – siamo particolarmente turbate ed inquiete per il protrarsi della detenzione di Amal, moglie del nostro consulente legale Mohammed Lofty direttore dell’Ecrf. Da lunedì inizieremo un digiuno a staffetta chiedendo la sua liberazione immediata. Nessuno deve più pagare per la nostra legittima richiesta di verità sulla scomparsa, le torture e l’uccisione di Giulio. Vi chiediamo di digiunare con noi, fino a quando Amal non sarà finalmente libera. Noi siamo la loro speranza

La compagna del legale egiziano è stata incarcerata proprio pochi giorni prima del viaggio delle autorità italiane al Cairo. Domani, 15 maggio, infatti, il procuratore di Roma, Sergio Colaiocco, partirà alla volta dell’Egitto.

Inoltre la Procura Generale del Cairo ha deciso di entrare in azione dopo mesi di titubanza e approfondirà le indagini sui nove funzionari della National Security che, stando alle ricostruzioni della procura di Roma, hanno avuto un importante ruolo nel sequestro di Giulio Regeni e dei depistaggi successivi al suo assassinio.

La stessa National Security ha fatto irruzione della casa di Lofty e accusato la moglie di terrorismo per aver scritto su Facebook post di indignazione nei confronti delle violenze subite dalle donne in Egitto.

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