Continuano le indagini sul caso della 22enne che ha denunciato per stupro il terzogenito del presidente del Senato Ignazio La Russa, Leonardo Apache La Russa, 21 anni, indagato dalla Procura di Milano.

Finora il padre della ragazza è rimasto in silenzio per tutelare la figlia, ma ora ha deciso di rompere il silenzio sulle pagine di Repubblica per difendere sua figlia.

Il padre della giovane ha dichiarato che da quella notte sua figlia “è devastata e se sarà dimostrata la sua versione dei fatti, e io credo a mia figlia, lei resterà segnata per tutta la vita”, ha detto. La giovane potrebbe essere ascoltata in procura già oggi da chi conduce le indagini, la procuratrice aggiunta Letizia Mannella, la pm Rosaria Stagnaro e il capo della squadra mobile Marco Calì, e il padre chiede che sia fatta chiarezza su ciò che è successo quella notte del 18 maggio scorso, e che non si facciano sconti verso i responsabili. “Spero che chi deve indagare e giudicare sappia valutare oggettivamente i fatti, indipendentemente dalla potenza politica del genitore”, ha aggiunto il padre della ragazza.

La ragazza ha spiegato alle autorità che la sera del 18 maggio, al termine di una serata in una discoteca del centro di Milano, la Apophis, a pochi passi dal Duomo, mentre ballava si è accorta della presenza di Leonardo La Russa, suo compagno di liceo. “Ci salutammo e, da quel momento, non ricordo più niente”, ha detto la ragazza, come riporta la stampa. Un vuoto che è durato fino al mattino dopo, quando si è risvegliata nuda “nel letto con accanto Leonardo La Russa”.

In stato confusionale e spaventata la ragazza ha chiesto al giovane cosa fosse successo, e Leonardo La Russa, secondo le parole della ragazza, avrebbe spiegato che i due erano andati a casa sua con la sua auto dopo la discoteca. “Mi disse che aveva avuto un rapporto con me sotto effetto di sostanze stupefacenti e che un suo amico, che stava dormendo in un’altra stanza, aveva avuto un rapporto con me a mia insaputa”, ha aggiunto la ragazza.

Secondo il racconto della giovane Ignazio La Russa si sarebbe affacciato nella stanza e, vedendola nel letto, “se ne andò via”, ha spiegato la 22enne.

Tornata a casa in metro, la ragazza ha parlato alla madre di quel che era successo e le due sono andate alla clinica Mangiagalli con servizio anti violenze. I medici le hanno trovato un’ecchimosi al collo e una ferita a una coscia, ferite che potrebbero essere compatibili con una violenza sessuale. La ragazza è stata anche trovata positiva alla cocaina, che è stata assunta prima di recarsi in discoteca.

Sequestrati i cellulari della ragazza, della madre e delle tre amiche che erano con lei quella sera, perché saranno importanti i messaggi che si sono scambiate quella sera per la ricostruzione. Saranno poi ascoltati i testimoni, dalle amiche della ragazza, al giovane che era in casa con Leonardo La Russa e chiunque fosse nel locale quella sera e che potrebbe ricostruire cosa è accaduto.

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