Lesbic*ona fai schifo“, questo è solo uno degli insulti omofobi di cui è stata oggetto Paola Turci e che lei ha deciso di diffondere tramite il suo profilo Instagram. La cantante ha voluto rendere nota anche la sua risposta: “Ignoranza, omofobia, cattiveria e infelicità in una sola frase” senza oscurare il nome del mittente. Tutto è partito, infatti, da una guest house piemontese che, ha ricevuto parole di fuoco anche da parte di molti altri utenti.

Fonte: Instagram @paolaturci

A scatenare tutto è stata l’indiscrezione pubblicata dal Corriere della Sera in merito al matrimonio tra l’artista e Francesca Pascale programmato per il 2 luglio 2022.

Il giorno non sembra essere stato scelto a caso: in quella stessa data, infatti, è previsto il Pride a Milano, manifestazione organizzata per difendere i diritti delle persone LGBTQ+.

L’interprete di Questione di sguardi ha poi voluto condividere anche un editoriale scritto da Massimo Gramellini, che ha sottolineato quanto sia “così bello essere liberi senza arrecare danno agli altri”.

A sostegno della coppia si è poi espressa anche Vladimir Luxuria, una che non ha mai nascosta di essersi sentita discriminata in più occasioni: “Mi piacerebbe dire che si ‘sposano’, ma in realtà si ‘uniscono’ perché in Italia ci sono le unioni civili e non ancora il matrimonio egualitario. Al di là di tutto, l’amore trionfa sempre perché chi è se stesso ha già vinto”.

Non sono mancati anche i messaggi di felicitazioni per la coppia, tra cui spicca quello di Paolo Berlusconi, fratello di Silvio ed ex fidanzato di Pascale: “Formulo alla Pascale, una persona che per alcuni anni è stata vicino a mio fratello Silvio, gli auguri per una vita felice…” – sono state le parole dell’imprenditore ai microfoni dell’Adnkronos.

Turci vuole però guardare avanti e pensare a quanto questo amore la renda serena. Ed è per questo che ha pubblicato un post romantico accanto ad una foto con il cielo stellato: “Quella felicità che non ti fa dormire“.

Fonte: Instagram @paolaturci

Agli auguri si è poi unita anche Monica Cirinnà, responsabile diritti del Pd e prima firmataria della legge sulle unioni civili: “Auguri, Paola Turci e Francesca Pascale. Gli insulti e l’odio che vi colpiscono saranno spazzati via dalla bellezza del vostro amore. Ogni nuova Unione civile è antidoto potente e seme di quel cambiamento culturale che dovrebbe essere lavoro per la buona politica”.

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