In orbita dal 2009  il satellite Goce (acronimo di Gravity Ocean Circulation Explorer) concluderà la sua missione precipitando sul nostro pianeta disintegrandosi.

Messo a punto dall’Agenzia Spaziale Europea, è stato lanciato il 17 marzo del 2009 dalla base russa di Plesetsk con lo scopo di misurare il campo gravitazionale della Terra. Grazie ad alcuni sofisticati strumenti come un gradiometro, Goce ha determinato l’altezza del geoide con una precisione di 1-2 centimetri a una risoluzione spaziale di 100 chilometri.

Il satellite pesa 1.100 chilogrammi e secondo le previsioni almeno 250 chilogrammi di frammenti (potrebbero essere una cinquantina) dovrebbero superare la disintegrazione provocata dall’ondata di calore quando impatta nell’atmosfera, raggiungendo la superficie terrestre. Il suo rientro nell’atmosfera è previsto tra il 15 e il 16 ottobre. Molti scienziati si stanno interrogando su quale sarà il luogo dell’impatto e calcolare se potrà avvenire in zone abitate o in pieno oceano.  Anche perché nell’ultima fase del rientro il veicolo spaziale diventa incontrollato e quindi non è possibile stabilire con esattezza eventuali zone interessate; secondo i calcoli preliminari sarebbe una fascia di superficie lunga 900 chilometri.

 

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!