"La nuova terapia sta funzionando": la speranza di Shannen Doherty
"Dopo il sesto e settimo ciclo abbiamo visto dei miglioramenti. (...) È un miracolo di quel farmaco e un miracolo di Dio".
"Dopo il sesto e settimo ciclo abbiamo visto dei miglioramenti. (...) È un miracolo di quel farmaco e un miracolo di Dio".
“A me sembra un miracolo in questo momento”, spiega Shannen Doherty nel suo podcast, Let’s be Clear. L’attrice, che solo qualche giorno fa aveva fatto sapere di aver organizzato il suo funerale in ogni minimo dettaglio, ha appena dato una bellissima notizia a tutti i suoi fan: la nuova terapia per combattere il cancro al quarto stadio che l’ha colpita sta iniziando a dare dei risultati positivi e a riaccendere la speranza.
“Dopo quattro cicli del nuovo trattamento, non abbiamo visto davvero alcuna differenza e tutti volevano che cambiassi e concludessi con questa cosa. Io ho semplicemente pensato, ‘continuiamo con questo e vedremo’. Dopo il sesto e settimo ciclo abbiamo visto dei miglioramenti”, ha raccontato nel podcast. L’ex star di Beverly Hills 90210 parla di miracolo e dell’importanza di aver continuato a sperare fino a vedere finalmente “La rottura della barriera ematoencefalica”:
Devo dire che sono molto positiva dopo aver visto i risultati. Il fatto che stia effettivamente rompendo la barriera ematoencefalica è un miracolo di quel farmaco e un miracolo di Dio che interviene e dice, ‘Le darò una pausa’. A volte cerchi i miracoli nei posti sbagliati e sono proprio lì davanti alla tua faccia. Per questo motivo mi piace parlare di speranza e miracolo.
Da quando le è stato diagnosticato il cancro al seno nel 2015, Shannen Doherty ha vissuto anni pieni di paura, cercando di mantenere un atteggiamento positivo: il tumore, dopo essere andato in remissione due anni dopo la scoperta, era tornato nel 2019 allo stadio 4, e nel 2023 si è presentato con metastasi estese al cervello e l’attrice si era dovuta sottoporre anche a un delicato intervento chirurgico: “Abbiamo dovuto rimuoverlo per dissezionarlo e per capirne la patologia”, ha spiegato. “È stata decisamente una delle cose più spaventose che io abbia passato nella vita”.
Ora la speranza torna a illuminare il tunnel:
Ogni giorno è un dono e ci sono così tante novità in cantiere che penso che la speranza ci sia sempre. Penso che sia così importante. Potrei morire oggi, potrei morire tra 20 anni, non lo so. Potrei morire camminando fuori casa, se un albero mi cade addosso o un autobus mi investe. Oppure posso morire di cancro. Ma tutto quello che posso fare è vivere ogni giorno nel modo più positivo possibile, con la speranza di poter pensare: ‘Wow, oggi mi sveglierò di nuovo, cosa posso fare?’.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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