Il direttore di “Chi” Alfonso Signorini non ha dubbi e, in un’intervista al Corriere.it, affronta temi delicatissimi come le adozioni e le dichiarazioni del Ministro Fontana sui diritti gay e delle coppie omosessuali. “Credevo fosse una boutade” ha tuonato Signorini riferendosi alle parole del Ministro della Famiglia secondo cui le famiglie gay non esistono:

Ma stiamo parlando di diritti che l’Italia ha conquistato dopo anni e anni, arrivando su questo bene ultima rispetto agli altri paesi d’Europa. E questi diritti adesso non si toccano. Anzi.

Da qui l’idea di battersi per le adozioni gay:

Voglio battermi per le adozioni, ma non facendo una battaglia soltanto relativa la scelta sessuale di una persona. Voglio battermi perché le adozioni siano per tutti, anche per i single.

Anche lui desidera avere un figlio:

Sì, lo desidero. E adesso come omosessuale mi sento castrato da questo punto di vista. Perché non percorrerei mai la strada dell’utero in affitto, non è nelle mie corde, nella mia personalità. Anche se non giudico chi fa questa scelta. Vorrei vivere in uno Stato dove una coppia gay che ha il desiderio di adottare un bambino lo possa fare, semplicemente.

E da qui il consiglio al Ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini:

Matteo Salvini è un politico che ha capito come funziona la politica. Parla alla pancia degli italiani ed esprime il sentire della gente. Lo esprime davvero molto bene e devo dire che a me piace, ci eravamo disabituati ad una politica fatta così. La sua è molto efficace, non sarebbe passato in così poco tempo dal 15 al 31 per cento […] Salvini che ha questa grande capacità deve tenere presente che esistono altre realtà che sono certo la minoranza ma che non per questo non debbono essere tutelate.

Il direttore di “Chi” Alfonso Signorini continua ad essere ottimista “nonostante tutto”.

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