Sigourney Weaver, una delle attrici più iconiche e influenti di Hollywood, è stata onorata con il Leone d’Oro alla carriera al Festival di Venezia 2024, un segno di riconoscenza del mondo del cinema che celebra una carriera straordinaria che ha attraversato decenni e generi.

Nata Susan Alexandra Weaver il 8 ottobre 1949 a New York, Weaver è famosa per la sua versatilità e per le sue interpretazioni in ruoli complessi. Dopo aver studiato a Stanford e alla Yale School of Drama, ha iniziato a farsi notare nel mondo del cinema alla fine degli anni ’70. Il suo primo grande successo è arrivato con il ruolo di Ellen Ripley in Alien (del 1979), diretto da Ridley Scott. Questo ruolo iconico, che per molti ha ridefinito il ruolo della donna nei film d’azione e di fantascienza, le ha aperto le porte a una carriera brillante.

Weaver ha continuato a interpretare Ripley nei sequel di Alien, ma la sua filmografia comprende una vasta gamma di generi. Nel 1984 ha interpretato Dana Barrett in Ghostbusters, nel 1988 la sua interpretazione della zoologa Dian Fossey le è valsa una nomination all’Oscar. Nello stesso anno ha ottenuto una seconda nomination all’Oscar con il film Una donna in carriera, che ha messo in luce la sua abilità nel gestire sia i ruoli comici che quelli drammatici. Più recentemente ha preso parte al kolossal Avatar.

“Ha poche rivali un’attrice del calibro di Sigourney Weaver”, ha detto il Direttore della Mostra Alberto Barbera. “Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni ’80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d’azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso”.

“Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica”, ha continuato.

“Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trapelare, con sfumature sempre diverse, una sensibilità femminile di intenso magnetismo”.

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