Più d’uno fra noi si sarà chiesto come poter riscattare la propria laurea, e soprattutto con quali costi.

Prima di tutto, è bene chiarire cosa si intende con riscatto della laurea: parliamo di un istituto che permette di valorizzare, ai fini pensionistici, il periodo del proprio corso di studi, a patto, però, che il percorso sia stato portato a termine e si sia arrivati, appunto, alla laurea.

Per sapere come riscattare la propria laurea, quindi, Inps ha messo a disposizione un nuovo servizio online per chiunque fosse interessato a far maturare gli anni di studio nel calcolo futuro della pensione; tutte le informazioni necessarie sono contenute nel messaggio 3080 del 13 settembre, ma in generale parliamo di un servizio a libero accesso, consultabile da qualunque dispositivo, fisso o mobile, dal momento in cui non richiede credenziali di accesso.

Vi si accede seguendo il percorso Prestazioni e servizi > Servizi > Riscatto Laurea – Simulatore: inserendo pochi dati, in maniera anonima, il servizio fornisce indicazioni sulle varie tipologie di riscatto di laurea (ad esempio agevolato, inoccupato, ordinario) per i diversi utenti, e i possibili vantaggi fiscali derivanti dal pagamento dell’onere.

C’è inoltre una sorta di “preventivo” del costo del riscatto, della sua rateizzazione, della decorrenza della pensione – con e senza riscatto – e del beneficio pensionistico stimato in conseguenza del pagamento dell’onere.

Va però specificato che, al momento, la simulazione è disponibile solo per chi è in condizione di inoccupazione o rientra interamente nel sistema di calcolo contributivo della futura pensione (quindi chi ha studiato e iniziato a lavorare prima del 1996 o, se in possesso di 18 anni di anzianità al 1996, prima del 2012); per tutti gli altri, è necessario attendere il rilascio di una nuova versione.

Per chiunque voglia procedere con la domanda di riscatto è sufficiente poi autenticarsi all’interno del sito Inps con le proprie credenziali, in modo che possano essere presenti anche i dati dell’utente presenti nei database Inps, come contribuzione versata, o periodi lavorativi.

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