La vita che ho sempre voluto”: è questa la frase che si legge sul profilo Instagram dell’influencer britannica Soudi Al Nadak, 26 anni, che si è fatta conoscere sui social per dei video nei quali mostra il suo stile di vita sfarzoso a Dubai.

La giovane donna, originaria di Horsham, nel West Sussex, si è trasferita da qualche anno nella capitale economica degli Emirati Arabi Uniti, dove ha sposato il milionario Jamal Al Nadak, 32 anni, conosciuto quando entrambi studiavano all’università della città. “Tutti i ragazzi sono bugiardi, quindi devi sceglierne uno che sia ricco e ti svegli con fiori e Louis Vuitton ogni giorno”, si legge in uno dei suoi video.

Soudi Al Nadak, però, non è l’unica influencer a proporre questo tipo di contenuto, diventato un vero e proprio trend di TikTok e Instagram: come lei sono molte le content creator che, trasferitesi a Dubai per amore o per lavoro, mostrano ai propri follower le spese da capogiro fatte insieme ai loro mariti: tra di esse la britannico-iraniana Safa Siddiqi, sposata con un milionario indiano, o Linda Andrade, di origine giordana, sposata con un commerciante di criptovalute: “Lui compra solo oro a 24 carati ogni volta che litighiamo”, aveva scritto quest’ultima in un video.

E anche l’account TikTok di Soudi Al Nadak, che conta oltre un milione di follower, conta molti video su questa linea: “Un giorno della vita della moglie di un milionario a Dubai” è il suo format, una serie di reel nei quali la donna mostra ai follower le sue spese: caffè da 200 dollari, manicure da 1.200, oggetti di lusso a quattro zeri.

Uno stile di vita che, però, comporta anche delle regole: “Cose che mio marito non mi fa fare: pagare qualsiasi cosa, ordinare cibo da sola, andare a prendere un caffè da sola, portare qualcosa, fare shopping da sola”. E sono molti i commenti dei follower, tra chi critica, chi è genuinamente curioso e chi apprezza quanto viene mostrato. “Dove posso trovare anche io un fidanzato ricco?”, “Ha fratelli?”, chiedono alcune utenti, mentre altre sottolineano la mancanza di libertà di tale scelta, scrivendo commenti come: “Non potrei mai”, “Ma sei seria?”.

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