È stata recuperata dagli uomini dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino la speleologa 25enne che era caduta nella giornata di lunedì 14 agosto 2023 finendo a una profondità di 200 metri, dove si era infortunata. L’episodio è avvenuto mentre si stava dedicando a un’escursione con un gruppo di amici nella Grotta del Falco, sui Monti degli Alburni, in provincia di Salerno.

Sulla base di quanto emerso, la giovane è scivolata mentre insieme agli altri mentre stavano percorrendo un tratto orizzontale di alcune centinaia di metri, alla profondità di circa 130 metri. Questo le ha provocato un trauma a un arto inferiore: l’intervento delle squadre del Soccorso Speleologico, composte da medico, infermiere, tecnici e telefonisti si è rivelato però provvidenziale e ha permesso che lei potesse essere visitata e stabilizzata.

Successivamente, non appena la speleologa ha iniziato a stare meglio si è deciso di imbarellarla per poi procedere con il recupero. L’intervento si è rivelato comunque particolarmente impegnati e ha richiesto diverse ore di lavoro, che hanno visto impegnati non solo i tecnici della Campania, ma quelli arrivati da Puglia, Lazio, Abruzzo, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Sicilia. Quelli provenienti da Sicilia e Umbria, in modo particolare, si sono occupati di allargare i tratti più angusti della grotta per consentire l’agevole passaggio della barella.

Una volta conclusa l’operazione,  la ragazza è stata trasferita in ospedale.

A luglio 2023 si era verificato un fatto simile, ma in provincia di Bergamo, dove un’altra giovane speleologa, Ottavia Piana, era rimasta intrappolata per due giorni in una grotta a 150 metri di profondità, ma senza potersi muovere a causa di una frattura a una gamba. Anche in quel caso si era riusciti a trarla in salvo, non senza fatica.

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