Se avete occasione di passare dalle parti di Chiusdino, in provincia di Siena, non potete non fare una sosta sulla collina di Montesiepi, sul cui eremo si erge una piccola cappella circolare che custodisce la vera spada nella roccia.

La spada è legata a una storia piuttosto famosa, quella di San Galgano, nato Galgano Guidotti nel 1148 da una famiglia nobile e che, dopo una vita dissoluta fatta di vizi e capricci, un po’ come San Francesco decise di spogliarsi di ogni suo bene materiale per seguire Dio. In seguito all’apparizione dell’Arcangelo Michele Galgano Guidotti si convertì al cristianesimo, e decise di trafiggere con la sua spada una roccia, affinché l’elsa e l’impugnatura formassero una croce.

L’Eremo di Montesiepi in cui è custodita la spada nella roccia (Fonte:iStock)

Da quel momento Galgano Guidotti diventò un uomo devoto conosciuto in tutto il territorio, fino alla decisione di ritirarsi in una capanna sul Monte Siepi. Alla sua morte, avvenuta nel 1181, il vescovo di Volterra ordinò la sua sepoltura proprio accanto alla spada nella roccia, dove poi sarebbe stata costruita la Rotonda, ovvero l’Eremo di Montesiepi, consacrato nel 1185, abbellito in epoca più tarda con alcuni affreschi di Lorenzetti.

A pochi passi dalla cappella dove si può ammirare la spada nella roccia c’è anche l’Abbazia di San Galgano, famosa in tutto il mondo per l’assenza del tetto, crollato nel XVIII secolo a causa di incuria e intemperie.

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