"Dentro quel sacco c'era di tutto": la supertestimone nell'omicidio di Michelle Causo

"Mi sono trovata davanti questo ragazzo, aveva un grande sacco nero, quando mi ha visto si è scostato, era agitato", le parole di una vicina di casa del sospettato principale della morte della 17enne di Primavalle.

È stata ascoltata la testimonianza di una condomina del palazzo di via Dusmet 25, il luogo in cui abitava il sospettato principale del femminicidio di Michelle Maria Causo. La 17enne è stata accoltellata e poi trovata senza vita nella giornata di ieri, 28 giugno 2023, avvolta in un sacchetto dell’immondizia abbandonato in un carrello della spesa tra i rifiuti di via Stefano Borgia 28, nel quartiere di Primavalle, a Roma. Come riportato da La Repubblica, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla vicina di casa del giovane, coetaneo della vittima e originario dello Sri Lanka, la donna ha incontrato il ragazzo sulle scale dell’edificio mentre trasportava un enorme sacco della spazzatura dal quale fuoriuscivano dei vestiti.

Erano circa le 15:30, non ricordo di preciso”, ha esordito la condomina nel corso della testimonianza: “Stavo ritornando dal lavoro ed ero con mio figlio piccolo”. La donna ha raccontato di essersi imbattuta nel giovane mentre era intenta a trascinare il passeggino del bambino lungo le scale del condominio di via Dusmet:

A un certo punto mi sono trovata davanti questo ragazzo. Aveva questo grande sacco nero. Non era chiuso, era aperto alla fine. Ho visto che uscivano vestiti, sicuramente delle mutande, dei calzini. Di tutto e di più.

Quando mi ha visto si è scostato”, ha proseguito la testimone, soffermandosi sul momento del loro incontro: “Mi ha dato la precedenza e mi ha fatto passare, anzi, si è offerto di portare lui il passeggino – ha aggiunto, descrivendo l’atteggiamento del giovane, visibilmente scosso Un gesto gentile, ma si vedeva chiaramente quanto fosse agitato”.

Il pianerottolo antistante l’abitazione del sospettato, le scale e l’androne dell’edificio, inoltre, erano ricoperti di tracce di sangue che, secondo gli investigatori, sono riconducibili allo spostamento del corpo di Michelle Causo (avvolto nel sacco dell’immondizia) verso l’ingresso del palazzo e trascinato fino al punto del ritrovamento, in via Stefano Borgia. L’appartamento in cui abita il giovane, al momento, è sotto sequestro e la testimonianza della vicina di casa, in attesa della fine dei rilievi, rappresenta un tassello fondamentale per il proseguimento delle indagini.

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