Approvata finalmente la riduzione della tassa sugli assorbenti, ma solo al 10%
L'Iva sugli assorbenti scende dal 22% al 10%. Di cosa si tratta esattamente e quanto costerebbe eliminarla (quasi) del tutto?
L'Iva sugli assorbenti scende dal 22% al 10%. Di cosa si tratta esattamente e quanto costerebbe eliminarla (quasi) del tutto?
L’iva sugli assorbenti è scesa dal 22% al 10%. Varata dal governo nella Manovra 2022, la riduzione della tampon tax è stata inserita nella nota che segue l’approvazione del Dpb da parte del Consiglio dei Ministri.
Si tratta senz’altro di una buonissima notizia e un passo avanti per la tutela dei diritti delle donne, anche se molti speravano in qualcosa di più: si era infatti precedentemente vagliata la possibilità di ridurre l’Iva sui prodotti di igiene femminile al 4%.
Sono numerose, infatti, le richieste di abbassare ulteriormente la tassa, ma per ora le Maggioranze di governo si dicono contrarie a un emendamento, adducendo come motivo principale i costi eccessivi per coprire la misura. L’abbassamento dell’aliquota fino al 4% rimane comunque possibile.
In realtà c’erano già state proposte di legge a riguardo nel 2018, Enza Bruno Bossio, fece notare al Consiglio, attraverso una ricerca, quanto spendono in media le donne nel corso della vita per gli assorbenti, siano essi esterni, interni, coppe o spugne mestruali: “Secondo alcune ricerche una donna, nel corso della propria vita fertile, è soggetta in media a 456 cicli mestruali, pari a 2.280 giorni, per un totale di 6,25 anni, con una spesa di circa 1.704 euro pro-capite per i soli assorbenti e con una spesa totale di oltre 15.000 euro se ad essi aggiungono altri prodotti quali medicinali e anticoncezionali”.
Nel 2019, poco prima dell’inizio della pandemia, si era parlato di un taglio dell’Iva al 5%, una misura che però riguardava esclusivamente gli assorbenti compostabili e biodegradabili, praticamente introvabili sul mercato.
Anche Laura Boldrini aveva tentato di apportare cambiamenti in questo senso, ma il governo si era opposto giudicando l’intervento troppo oneroso. Secondo il Mef, il Ministero dell’Economia e della Finanze, per portare l’aliquota dal 22% al 5% servirebbero 300 milioni di euro.
Il provvedimento ci porta comunque più vicini alla media europea, anche se i prezzi degli assorbenti in Italia rimangono tra i più alti in Europa: nel Regno Unito l’Iva è al 5%, in Francia al 5,5, in Germania è scesa dal 19 al 7 percento grazie a una petizione.
Giornalista sulle nuvole, i miei grandi amori sono i libri, il cinema d'autore e gli animali. Sepulveda e Tarantino: le mie ossessioni.
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