La Terra dei Fuochi continua a fare vittime e spezzare giovanissime vite innocenti.
Qualche giorno fa infatti, Giulio e Sara, i due dolci “fidanzatini” di 5 e 6 anni, sono volati in cielo.
Il cancro se li è portati via, a poche ore uno dall’altra hanno smesso di soffrire.
L’annuncio ai media è stato dato da don Maurizio Patriciello, il parroco di Caivano, in prima linea da sempre per la bonifica dell’aerea inquinata dalla Camorra tra le provincie di Napoli e Caserta.

“Per loro niente più chemioterapia, siringhe e letti d’ ospedale, ma solo l’ abbraccio tenero di Dio e la gloria tra gli angeli del paradiso. Per chi ha avuto la grazia di conoscerli, coccolarli, amarli, invece, il dolore è immenso, come immense sono l’ indignazione e la rabbia”

I due piccoli angeli si sono incontrati nella corsia del reparto oncologico dell’ospedale dove le cure non sono state sufficienti.

“Malgrado il mostro, i due bambini non hanno mai smesso di sorridere anche quando i loro capelli cadevano e i loro corpi si trasformavano per via delle chemioterapie. Giorni, mesi, settimane”.

racconta Marilena Natale, giornalista impegnata contro la camorra.

Giulio ha regalato a Sara un piccolo anello, con la promessa che un giorno sarebbero stati felici insieme fuori da quei letti di ospedale. Ma il cancro continuava ad allargarsi e a mangiarseli pian piano. A prendersi ingiustamente le loro vite, a spezzarle senza pietà.

(foto: Web)
(foto: Web)

Senza esperienza.
Senza futuro.

I peccati di camorristi, industriali e politici Giulio e Sara li hanno pagati con la loro stessa vita.

“È tutto nella norma? Ci stiamo preoccupando inutilmente? Siamo solo dei poveri ” allarmasti” o, invece, ci troviamo a combattere con degli scaltri e interessati ” negazionisti”? Altrove muore di cancro tanta gente come nella “terra dei fuochi”? Non spetta a noi affermarlo. A noi spetta richiamare l’ attenzione dei medici, degli scienziati e dei politici. Noi non abbiamo titoli per affermare niente”

Un massacro tanto silenzioso quanto doloroso.
Noi ne parliamo per non essere complici di un omertà che uccide.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!