Nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 febbraio 2023 c’è stato un terribile terremoto che ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria. Sono oltre 30 le scosse registrate finora, inclusa la prima di magnitudo 7.8 e quelle più recenti di magnitudo 7.5 e 6.0. Il drammatico bilancio è di più di 2000 morti (in continuo aggiornamento), ma è una cifra destinata quasi certamente ad aggravarsi. Sotto le macerie ci sono migliaia di feriti e dispersi: secondo una stima dell‘Istituto Geologico degli Stati Uniti (Usgs), i morti potrebbero essere anche 10mila.

Secondo Ansa, nella sola Turchia sarebbero almeno 1.014 le vittime, mentre in Siria 783. Le immagini che arrivano dai luoghi colpiti dal terremoto sono spaventose.

terremoto
Photo by OMAR HAJ KADOUR/AFP via Getty Images

Una veduta aerea mostra i cittadini di un villaggio di Besnia, vicino al villaggio di Harim, in Siria, mentre cercano e sopravvissuti tra le macerie degli edifici crollati.

Photo by BAKR ALKASEM/AFP via Getty Images

Nella città di Jandaris, che fa parte della zona ribelle della provincia di Aleppo (Siria), un uomo piange mentre trasporta il corpo di suo figlio, che ha perso la vita nel terremoto.

Photo by Eren Bozkurt/Anadolu Agency via Getty Images

Le fotografie mostrano anche gli interventi di salvataggio e ricerca sotto alle macerie, in particolare quest’immagine è stata scattata a Adana, la città turca dove un edificio di 14 negozi è crollato dopo il terremoto di magnitudo 7.7.

Sui social stanno girando anche i video del disastro – “il più grande registrato nel Paese dal 1939”, come lo ha definito il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – anche qui tra palazzi che crollano all’improvviso, città e strade devastate, corpi recuperati da sotto le macerie.

Secondo i media, il leader turco stava facendo riferimento al terremoto di Erzincan, che 84 anni fa provocò la morte di circa 33.000 persone. Nel 1999, il terremoto di İzmit, di magnitudo 7.6, avrebbe ucciso più di 17.000 persone.

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