Nel reportage fatto dal Guardian sul fiume Po appare evidente come il fiume più grande d’Italia possa essere visto come campanello d’allarme per le conseguenze della crisi climatica: a fine giugno, infatti, la portata del fiume misurata a Pontelagoscuro, vicino a Ferrara, è scesa sotto la media di 145 metri cubi al secondo, mai stata così bassa.

Il Governo ha diramato lo Stato d’emergenza in Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia. A causa della carenza idrica sono state chiuse le centrali elettriche, gli stabilimenti termali e le fontane ornamentali di Milano.

A giugno il Po è solitamente pieno per via dello scioglimento delle nevi, come riporta il Guardian nel suo reportage, ma la Società Italiana di Geologia Ambientale ha registrato solo un terzo delle nevicate medie durante l’inverno di quest’anno. E anche i ghiacciai, a causa del caldo anomalo, stanno scomparendo.

Inoltre, il mar Adriatico è arrivato a circa 12 miglia dall’estuario del Po, salando l’acqua potabile.

Come se non bastasse, il Po è anche vittima dell’inquinamento umano: secondo il Guardian, il fiume è ormai inondato di plastica e gli analisti vedono ancora spesso picchi di benzoilecgonina, una sostanza chimica espulsa dai consumatori di cocaina nelle urine.

Il Po è sempre stato considerato importante, non tanto per la sua lunghezza (circa 652 chilometri), quanto per la sua larghezza: essendo così ampio, nei decenni scorsi il fiume inondava placidamente i campi della Pianura Padana, quasi trasformandosi in una palude.

Adesso, in alcuni punti, il letto del fiume è ormai secco. Vicino a Saluzzo, a Torino, il Guardian riporta che è completamente asciutto. E il Po non è l’unico a soffrire le conseguenze della crisi climatica: secondo Coldiretti, infatti, il 28% del territorio nazionale italiano è a rischio desertificazione.

Come mostrava il bollettino diramato nel mese di giugno dell’Osservatorio permanente sugli utilizzi idrici dell’Autorità di bacino distrettuale del Po (AdBPo), pubblicato sul sito ufficiale, il più grande fiume italiano sta attraversando “la peggior crisi da 70 anni ad oggi“.

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