La forza di dire “basta“. É questo che ha fatto ottenere a Simone Biles il titolo di atleta dell’anno per il Time, che ha premiato la sua scelta di mettere i suoi bisogni fisici ed emotivi prima delle medaglie, come ha fatto alle Olimpiadi, ritirandosi da alcune gare.

Simone Biles, 24 anni, ne ha collezionati di titoli: è la prima e unica ginnasta nella storia ad aver vinto cinque titoli mondiali nelle gare individuali, ad Anversa 2013, a Nanning 2014, a Glasgow 2015, a Doha 2018 e a Stoccarda 2019.

La sua presenza alle recenti Olimpiadi di Tokyo era qualcosa di scontato e la pressione su di lei era tanta. Ma la ginnasta, mettendo i suoi bisogni psicologici al primo posto, si è ritirata dalla gara a squadre, cosa che probabilmente è costata l’oro al team USA, ma che ha fatto riflettere su temi più importanti. Biles ha ottenuto un bronzo alla gara individuale alla trave, mentre ha rinunciato alle altre gare.

Devo concentrarmi sulla mia salute mentale e non mettere a repentaglio il mio benessere“, aveva detto alla stampa, parlando dei twisties, la mancanza di coordinazione in volo e blocchi mentali che rischiavano di causarle danni permanenti durante gli esercizi alle parallele asimmetriche. Una ginnasta, infatti, non sapendo dove si trova mentre è in aria rischia di cadere in modo pericoloso.

Una scelta così coraggiosa e ferma, la scelta di anteporre la propria salute alle medaglie, non è scontata tra gli atleti di così alto livello come lei. Biles è stata infatti un esempio, sia per chi pratica sport, che per tutti gli altri. Il Time, per queste ragioni, oltre ai successi sportivi, ha decretato che Simone Biles merita il titolo di atleta dell’anno.

Sunisa Lee, compagna di squadra di Biles e oro nell’all-around, ha dichiarato a Sports Illustrated: “Ci ha mostrato che siamo qualcosa più dello sport, che siamo esseri umani che possono anche avere giorni difficili. Ci ha davvero umanizzato”.

Come ha spiegato al Time, Simone Biles sta affrontando ancora oggi i traumi causati dagli abusi dell’ex medico della nazionale di ginnastica artistica Usa Larry Nassar, di cui Biles è una delle tante vittime, insieme a molte sue compagne di squadra.

Quella storia ha avuto un peso nella mia vicenda”, ha dichiarato, confessando che il trauma causato da Nassar ha influito sulla sua salute mentale, andando a incidere anche sulle vicende di Tokyo.

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