Troppi resi? Amazon potrebbe espellervi. E può farlo
Amazon ha espulso diversi utenti per aver restituito troppi articoli acquistati: casi segnalati anche in Italia e legalmente può farlo.
Amazon ha espulso diversi utenti per aver restituito troppi articoli acquistati: casi segnalati anche in Italia e legalmente può farlo.
Pare che Amazon abbia espulso diversi utenti colpevoli di aver restituito troppi articoli con il reso gratuito della merce. La procedura del reso gratuito è uno dei punti di forza del grande colosso dell’e-commerce mondiale ma alcuni utenti hanno abusato del servizio a tal punto da essere stati espulsi dal piattaforma. Il colosso di Jeff Bezos gestisce immensi traffici di articoli in uscita e in entrata, e fa del reso gratuito uno dei propri principali vanti. Ma sembra che di recente ad Amazon cominci a star stretta una precisa tipologia di clienti: quella degli autori di “restituzioni seriali“.
Dopo un caso denunciato negli Stati Uniti anche alcuni utenti italiani, come riporta il quotidiano Repubblica, raccontano di essere statati segnalati da Amazon che pare stia cercando i “furbetti” del reso anche tra i clienti italiani. Al momento in Italia ancora nessuna sospensione ma Amazon li ha contattati con una mail in cui si invitano gli utenti ad alta frequenza di resi di spiegare le motivazioni del comportamento degli utenti, all’apparenza altamente insoddisfatti dei prodotti acquistati.
Negli USA pare invece che siano già arrivate le prime espulsioni con tanto di messa al bando anche di account della famiglia o comunque collegabile all’utente furbo. Nei social “gli esclusi”, che si stanno riunendo in community web su gruppi e forum, raccontano che i resi a volte erano quantificabili in una decina in un anno.
Legalmente la piattaforma può procedere, come si legge nei termini di servizio accettati all’iscrizione, in quanto è presente un vago diritto di sospensione o chiusura di account a propria discrezione. Sarà interessante capire come Amazon riesca a filtrare un comportamento di reso corretto da uno in qualche modo fraudolento.
Amazon dal suo ufficio comunicazione in Italia fa sapere:
Vogliamo che tutti siano in grado di utilizzare Amazon, ma ci sono rare occasioni in cui qualcuno abusa del nostro servizio per un lungo periodo di tempo. Non prendiamo mai queste decisioni alla leggera, ma con oltre 300 milioni di account attivi dei nostri clienti in tutto il mondo, adottiamo misure appropriate per proteggere l’esperienza di tutti i nostri clienti. Se un cliente crede che abbiamo commesso un errore, lo incoraggiamo a contattarci direttamente in modo tale da poter rivedere il suo account e prendere le misure appropriate. Gli utenti che non riescono ad accedere al proprio account possono infatti chiedere informazioni a questo link, Amazon verificherà caso per caso con la massima attenzione.
La restituzione sistematica potrebbe essere una delle prossime battaglie di Amazon.
Ha consumato più divani che palestre inseguendo un telegatto. Da grande diventerà un giornalista, per il momento si diverte a scrivere sulle sue passioni: televisione, spettacoli, lifestyle, tech. Ama tutto ciò che è nazionalPOP...
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