Femminicidio Maria Campai, il 17enne: "L'ho uccisa con una mossa da wrestling"

Non è ancora chiaro il movente dietro il brutale femminicidio di Maria Campai, 42 anni, madre di due figli, contattata casualmente online. La 42enne era stata trovata senza vita nel giardino di una villetta abbandonata, a Viadana, dopo essere scomparsa il 20 settembre.

*** aggiornamento del 1° ottobre 2024

Per giorni ha cercato sul web informazioni su «come uccidere a mani nude». E così avrebbe fatto, il 17enne che ha spiegato di averla soffocata, «stringendo braccio e avambraccio intorno al suo collo» con una mossa da wrestling, forse una di quelle che aveva già provato, per gioco, con i compagni durante le sedute di Mma nella palestra che frequentava assiduamente.

Il giovane resta in carcere, e nonostante le dichiarazioni resta ancora sconosciuto il movente dietro il brutale femminicidio di Maria Campai, 42 anni, madre di due figli, contattata casualmente online. La 42enne era stata trovata senza vita nel giardino di una villetta abbandonata, a Viadana, dopo essere scomparsa il 20 settembre.

Prima di organizzare l’incontro con la vittima, «incrociata per caso su un sito di incontri», il ragazzo aveva cercato online tecniche di uccisione a mani nude. Quindi, la sera dell’incontro, il 19 settembre, dopo un rapporto sessuale, i 17enne avrebbe messo in atto il piano che aveva preparato con cura.

L’udienza di convalida del fermo, tenutasi lunedì, non ha cambiato la decisione del Gip, che ha confermato la custodia in carcere per il 17enne di Viadana, Mantova, dove si è consumato l’omicidio. Il delitto è avvenuto nel box della casa di famiglia, dove il ragazzo viveva con la madre operaia in una ditta di profumi e il padre manutentore dei lampioni, entrambi di origine albanese.

Nella mattinata, gli esperti del Ris dei carabinieri hanno continuato a cercare nuove prove nel garage, nonostante l’accusa abbia già elementi solidi. Il ragazzo aveva tentato invano di pulire le tracce di sangue e altri residui organici. Dopo aver inizialmente collaborato con gli investigatori, indicando subito il luogo in cui aveva nascosto il corpo di Maria – sotto foglie e arbusti nel giardino di una villa disabitata vicina – il 17enne ha aggiunto dettagli utili a ricostruire completamente i fatti, anche se non fondamentali.

Il suo avvocato, Paolo Antonini, ha confermato che manca ancora un chiaro movente per il massacro. Per ora, tutto sembra indicare una fredda pianificazione, ispirata da video trovati su Internet, e una furiosa esecuzione nel garage, senza un apparente motivo razionale.

«È durato tutto pochi secondi», ha dichiarato il giovane, descrivendo come l’omicidio sia stato rapido e senza esitazione. Nei giorni successivi, il 17enne non avrebbe modificato la sua routine, né mostrato segni di ansia o nervosismo, né cercato di fuggire da Viadana o di spostare il corpo. Le persone vicine a lui, a partire dalla famiglia, non avrebbero notato nulla di strano nel suo comportamento. Lo stesso vale per la scuola, un istituto professionale per elettricisti, dove il giovane era noto per la sua abitudine di isolarsi, restando spesso in silenzio e non interagendo con i compagni.

L’unico sfogo del ragazzo sembra essere stato lo sport da combattimento, dedicandosi quotidianamente all’allenamento per sviluppare i muscoli, documentandosi con foto e video da condividere sui social per ricevere approvazioni. Anche nel box di casa, trasformato in una palestra personale, tra bilancieri e specchi, il giovane proseguiva con gli allenamenti. È proprio lì che ha avuto luogo l’incontro con Maria Campai e l’omicidio. Non risultano tracce di consumo di alcol o droghe: il ragazzo pare fosse completamente lucido.

Articolo originale del 27 settembre 2024
Trovata morta Maria Campai, la donna scomparsa: fermato un ragazzo di 17 anni

di Natascia Alibani

Perse le speranze di ritrovare in vita Maria Campai, la quarantaduenne scomparsa lo scorso 20 settembre a Viadana, cittadina nel mantovano in cui era arrivata la sera precedente con un amico, da Parma.

Il corpo della donna, di nazionalità romena, è stato trovato nel giardino di una villetta dopo sette giorni di ricerche in cui sono stati impiegati anche i cani molecolari e la trasmissione Rai Chi l’ha visto?; a ucciderla, secondo gli inquirenti che stanno svolgendo le indagini, potrebbe essere stato un minorenne, un ragazzo di 17 anni che Campai avrebbe conosciuto online e avrebbe incontrato proprio nel paese di lui.

Con la donna il ragazzo avrebbe avuto un rapporto intimo nella casa di lui, in centro a Viadana, dopodiché, per ragioni che sono ancora in corso di accertamento, l’avrebbe uccisa, abbandonando poi il cadavere nel rudere di una villetta abbandonata.

Maria Campai avrebbe detto all’amico che l’aveva accompagnata nel paesino mantovano di avere un colloquio di lavoro con un uomo contattato su Internet, ma poi era scomparsa nel nulla, fino al ritrovamento da parte dei carabinieri, il 26 settembre. A lanciare l’allarme era stata la sorella, che con Campai viveva a Parma, il giorno dopo la scomparsa. Si era ipotizzato anche un allontanamento volontario, e per le ricerche erano stati messi in campo, come detto, anche i cani molecolari, mentre il Comando dei Carabinieri di Viadana, che coordinava le indagini, ha raccolto la testimonianza dell’amico, secondo cui Maria Campai non avrebbe detto molto sull’identità della persona con cui doveva incontrarsi, facendosi lasciare in centro a Viadana.

La quarantaduenne, secondo la sorella e l’uomo, sarebbe stata intenzionata a cambiare vita dopo una passato difficile; aveva lasciato la Toscana, tornandovi però spesso perché lì abitano l’ex marito e i due figli. Una svolta che, purtroppo, non è mai arrivata, e che ha trovato il suo epilogo peggiore giovedì, con la scoperta del suo corpo senza vita.

Il diciassettenne è stato posto in stato di fermo, mentre al medico legale Antonello Cirnelli è stato affidato il compito di ispezionare il corpo di Maria Campai, cercando di ricostruire con esattezza le cause della morte.

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