È stato condannato a 20 anni Osvaldo Turazza, 55 anni, accusato di aver ucciso a coltellate i genitori adottivi, Wilma Vezzaro e Giampaolo Turazza, rispettivamente 73 e 75 anni, il 24 aprile 2023 nella loro casa in Borgo Roma.

L’udienza preliminare si è svolta ieri, mercoledì 22 maggio, davanti alla giudice Livia Magri, che ha condannato Osvaldo Turazza a 20 anni di carcere con rito abbreviato e 5 anni di libertà vigilata. Per quanto riguarda i risarcimenti dell’unica parte civile costituita, una nipote di Wilma Vezzaro e Giampaolo Turazza, la giudice ha rinviato la decisione al tribunale civile.

Per Osvlado Turazza il pubblico ministero Elvira Vitulli aveva chiesto la massima pena, l’ergastolo: gli anni, però, sono stati ridotti a 20 per il rito abbreviato, che garantisce lo sconto di un terzo della pena. Osvaldo Turazza ha potuto usufruire del rito abbreviato per un cavillo nella sua adozione: Turazza, infatti, era stato adottato dalla coppia a 30 anni.

La legge stabilisce che nel caso di omicidio di genitori adottivi che abbiano adottato il figlio o la figlia entro la maggiore età, così come per i genitori naturali, sia prevista la condanna all’ergastolo, mentre questo non vale in caso i genitori adottivi abbiano adottato il figlio dopo i 18 anni.

L’avvocato Giacomo Piazzi, difensore della parte civile, ha discusso in aula la questione di legittimità costituzionale (non accolta), per il quale la distinzione tra figlio adottivo minorenne e maggiorenne non ha ragione d’esistere allo stato attuale, considerando che anche il codice civile ormai equipara i figli adottivi a quelli naturali in tutto.

Secondo la difesa di Osvaldo Turazza il 55enne sarebbe stato assalito da un “raptus” dopo un litigio coi genitori, a causa dei suoi problemi di tossicodipendenza. Secondo le ricostruzioni sembra che il litigio si sia scatenato a causa del rifiuto dei genitori di prestare denaro a Osvlado Turazza per pagare la droga. A quel punto Turazza avrebbe colpito la madre con un coltello 6 volte, 3 al collo e 3 al torace: il padre, intervenuto perché allertato dalle urla della moglie, è stato invece colpito 2 volte al collo, con lo stesso coltello.

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