La Corte Suprema Americana ha abolito la Roe v. Wade, sentenza che era stata emessa nel 1973 e che garantiva alle donne il diritto all’aborto. Ai giudici era stato chiesto che questo diritto venisse riconosciuto anche in assenza di problemi di salute della gestante, del feto e di ogni altra circostanza che non fosse la libera scelta della donna.

Non si è trattato però di una decisione unanime. Sei giudici di orientamento conservatore hanno infatti votato a favore, mentre tre giudici di orientamento liberal hanno espresso parere contrario. Tutti e tre i giudici nominati dall’ex presidente Donald Trump durante il suo mandato hanno votato per l’abolizione della sentenza di quasi mezzo secolo fa.

Entro 30 giorni il divieto entrerà così in vigore in 13 Stati americani: qui sarà così possibile vietare l’aborto eccetto nei casi in cui la vita della madre è in pericolo.

Il vicepresidente americano Kamala Harris ritiene comunque che la situazione possa essere ancora ribaltata: “La teoria legale rivendicata dalla Corte Suprema per ribaltare la Roe contro Wade mette a rischio anche altri diritti – sono state le sue parole -. La decisione sull’aborto non chiude la partita, gli elettori hanno l’ultima parola”.

Su 50 Stati, 26 (tra cui Texas e Oklahoma) hanno leggi più restrittive in materia. Ora in nove Stati, dove sono già in vigore norme ancora più rigide rispetto a quanto stabilito ora dalla Corte Suprema ma non ancora applicate, potrebbero diventare effettivi. In tredici, invece, esistono quelli che vengono definiti “divieti dormienti“, destinati quindi a entrare ora in vigore.

Nonostante tutto, c’è chi sembra pronto ad agire diversamente. “I Governatori di California, Oregon e Washington hanno emesso oggi un impegno Multi-Stato per difendere l’accesso alla sanità riproduttiva, compreso l’aborto e i sistemi contraccettivi, e si sono impegnati a proteggere pazienti e medici contro gli sforzi di altri stati di esportare i loro bandi all’interruzione di gravidanza nei nostri Stati” – è stato specificato in una nota ufficiale.

 

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