Nel febbraio del 2023, una donna di 27 anni è stata arrestata con l’accusa di maltrattamenti perché ustionava la figlia di 17 mesi con del deodorante spray, provocandole delle lesioni. Negli ultimi giorni, gli avvocati Vincenzo Sparaco e Emmanuele Panza, hanno richiesto che l’imputata venga trasferita dal carcere di San Vittore (dove si trova attualmente) in una struttura alternativa in cui possa continuare a scontare il periodo di detenzione cautelare. Secondo la perizia psichiatrica disposta dai consulenti della difesa, la detenuta è affetta da un disturbo della personalità, la sindrome di Munchausen e, proprio per questo, sarebbe preferibile spostarla altrove. Tuttavia, la giudice per le indagini preliminari Patrizia Nobile, ha respinto la richiesta e, per il momento, la detenuta rimane nell’istituto penitenziario di Milano.

È massacrante, ho fatto del male a mia figlia”, ha dichiarato la 27enne nel corso di alcuni colloqui con i familiari, come riportato da La Repubblica: “Ho una grande rabbia dentro perché ha pagato lei per colpa mia”. La donna, secondo la valutazione psichiatrica presentata dagli avvocati, è affetta da un disturbo mentale che spinge il paziente a inventarsi delle malattie per ricevere continue cure mediche.

Uno psichiatra autorevole ha accertato che la patologia della ragazza, non è compatibile con il carcere”, ha spiegato Vincenzo Sparaco, l’avvocato della donna, che dopo l’ultima sentenza, si è dichiarato contrario alla decisione presa dal giudice.

Patrizia Nobile, dal canto suo, ha specificato che la scelta di non trasferire la detenuta in un’altra struttura dipende dal fatto che “lo stesso consulente conclude genericamente che il disturbo abbia inciso sull’imputabilità della donna, senza specificare se la capacità di intendere e di volere sia stata esclusa o grandemente scemata”.

Inoltre, la gip ha ritenuto che un percorso di detenzione alternativo al carcere potrebbe rivelarsi “inadeguato” perché ci sarebbe un rischio di recidiva. Il 10 luglio 2023, inoltre, è prevista la prossima udienza: la difesa si sta preparando per chiedere uno sconto della pena avvalendosi nuovamente della perizia psichiatrica in questione che, secondo il parere dei legali, certifica la diagnosi della sindrome di Munchausen.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!