A distanza di qualche giorno dalla sua morte, avvenuta il 19 dicembre 2023, emergono ulteriori dettagli sugli ultimi mesi di vita di Vanessa Ballan, uccisa a 26 anni quando era in attesa del suo secondo figlio nella sua casa di Riese Pio X in provincia di Treviso.

Un video inchioderebbe quello che è ora il presunto assassino, Bujar Fandaj, un kosovaro 41enne nei cui confronti sono stati raccolti dagli inquirenti “plurimi, univoci e gravi indizi di colpevolezza”, secondo quanto riportato dall’ANSA. in questo filmato, registrato dalle telecamere di sorveglianza presenti in zona, si vedrebbe un uomo aggirarsi nei pressi dell’abitazione della giovane con corporatura simile a quella dell’uomo.

Successivamente si nota una figura lanciare una borsa scura nel giardino, per poi scavalcare l’abitazione. In zona è stato poi rinvenuto un martello con la scritta a “7 color”, il nome della piccola impresa di pittura  del kosovaro, oltre a un coltello con manico di legno e lama da 20 centimetri nel lavello della cucina, parzialmente lavato, identico a un altro ritrovato nella borsa e della stessa serie di quelli poi ritrovati in casa dell’arrestato.

Vanessa Ballan, secondo quanto riporta Il Gazzettino, sarebbe stata oggetto di ricatto da parte di Fandaj, con cui aveva avuto una relazione. L’uomo sarebbe stato infatti in possesso di un video di incontri clandestini tra loro, che lui aveva provveduto a inviarle. Lui si era detto pronto a mostrarlo al compagno della vittima se non avesse accettato di tornare con lui. A quel punto lei aveva deciso di confessare il tradimento al compagno, Nicola Scapinello, e denunciare lo stalker. I due, che hanno un bambino di quattro anni, si erano così recati insieme dai carabinieri il 26 ottobre 1993.

I reati ipotizzati dal pm in quel momento sono stati stalking, violenza sessuale (perché costretta sotto ricatto a rapporti sessuali anche a storia finita), revenge porn, violazione di domicilio e interferenza illecita nella vita privata. Già il giorno successivo, il 27 ottobre, era stata effettuata una perquisizione presso la casa dell’uomo, arrivando al sequestro di quattro cellulari. Si attendevano però riscontri dai dispositivi per poi capire se fosse necessario far scattare il divieto di avvicinamento a Ballan.

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