Venezia su prenotazione e con biglietto da 2 a 10 euro: il futuro della città

Sono stati 400 mila i turisti che nel ponte di Pasqua hanno visitato il centro storico. L'amministrazione comunale ha annunciato l'arrivo di una piattaforma informatica che registri i nominativi di chiunque intenda accedere alla città.

Saremo i primi al mondo in questa difficile sperimentazione. È questa la strada giusta“, ha sostenuto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, come riportato dal Corriere del Veneto. Le parole del primo cittadino si riferiscono alla decisione di installare un sistema informatico di prenotazione che faciliti all’amministrazione comunale il controllo degli ingressi nel centro storico per limitare il turismo.

Una scelta radicale nelle politiche di accoglienza, condizionata dall’alto numero di turisti che ha visitato la laguna nei giorni del ponte pasquale. Quasi 400mila persone, infatti, hanno affollato le vie del capoluogo veneto, mentre sono circa 40mila i residenti che hanno trascorso le festività a casa. L’incrocio dei dati delle celle telefoniche testimonia che hanno dormito, la notte di venerdì 15 aprile tra il Lido e il centro storico, circa 101mila persone. Da aggiungere a questi numeri, il turismo pendolare, che si muove per la città pur senza pernottarvi.  Cifre che soddisfano il terzo settore e che dimostrano come il turismo stia tornando, ma che allarmano. “La prenotazione deve esserci“, ha affermato lo stesso presidente del veneto, Luca Zaia, che ha aggiunto:

Da noi i turisti sono sempre bene accetti e non sono un problema, ma su Venezia si riapre il dibattito, come ogni primavera, sulla gestione degli accessi. Se ne parla da troppo tempo e bisogna intervenire, non possiamo incorrere in effetti negativi per la città. La visita a Venezia deve essere garantita a tutti, a prescindere dalla classificazione e dal censo, ma la prenotazione deve esserci“.

Per l’estate 2022 è prevista, quindi, la sperimentazione del sistema informatico che registra i nominativi di chiunque intenda accedere a Venezia (veneti compresi). Da gennaio 2023, invece, si pensa di passare a un ticket, collegato. Il costo può variare dai due ai dieci euro, ma nessun numero chiuso. Raggiunto il tetto dei 40 mila arrivi in giornata la visita sarà disincentivata alzando al massimo (10 euro) il biglietto d’ingresso.

Una rivoluzione che oggi succede per i musei, ma nessuna città lo fa. Partiamo in via sperimentale. Saranno necessari aggiustamenti, integrazioni, ma è l’unica strada possibile“, ha sottolineato l’assessore al Turismo, Simone Venturini.

Inizialmente non saranno previste sanzioni, ma sconti e incentivi per chi decide di prenotare, come spiega TGcom24. Si intende agevolare all’accesso e all’acquisto di biglietti per i musei e per i mezzi pubblici, quei turisti che fanno la prenotazione. I vantaggi sono molteplici: risparmiare e assicurarsi un’entrata prioritaria. Da questa prenotazione dovrebbero essere esonerati i turisti che scelgono di pernottare negli alberghi della città e, ovviamente i residenti, ma non i veneti che risiedono fuori Venezia.

 

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