Ferzan Özpe­tek, 65 anni, regista e sceneggiatore turco che vive a Roma, e da sempre legato all’Italia, di cui ha la cittadinanza, ha parlato con Simone Marchetti su Vanity Fair dei suoi ultimi progetti e dell’amore per Simone Pontesilli, suo compagno da ventitré anni.

Ferzan Özpe­tek, parlando della sera in cui ha chiesto il numero al suo attuale compagno, Simone Pontesilli, ha dichiarato che da quella sera, in ventitré anni

abbiamo dormito separati forse solo cinque notti.
Simone è mio padre, mio figlio, il mio amante, il mio migliore amico.

Aggiungendo che, come diceva “la grande Raffaella Carrà”, quando si spegne il fuoco del sesso, arriva la tenerezza. “E la tenerezza è il vero senso dell’amore”.

Parlando di Simone Pontesilli, Ferzan Özpe­tek ha dichiarato che la parola marito “non gli piace”, e che preferisce chiamarlo compagno.

Simone è la mia vita. Però io mi innamoro spesso di altri uomini e di altre donne. Fa parte della mia passionalità”, ha spiegato il regista. “Non vado a letto con le mie passioni. È piuttosto un’intesa bellissima”.

Il regista, che sta attualmente lavorando a Diamanti, il suo nuovo film che vede ben 18 attrici pronte a far vivere sugli schermi la storia di una sartoria romana alla fine degli anni Settanta, un periodo di gioventù che per Ferzan Özpe­tek è stato molto importante. “Sono andato a toccare un periodo della mia gioventù quando facevo l’aiuto regista alle prime armi”, ha spiegato il regista, che ha studiato all’Accademia di Moda e Costume nel 1966/67. “Accompagnavo spesso regista, costumista e attrici in una sartoria meravigliosa di Roma e studiavo tutto quello che mi accadeva intorno”, ha aggiunto, ricordandosi i grandi nomi della moda, come Maurizio Millenotti, Gabriella Pescucci, Piero Tosi.

La storia del suo nuovo film parla esclusivamente di donne. Il regista, alla domanda di Vanity Fair se questo film sia un cambio di rotta rispetto alle precedenti sceneggiature, ha dichiarato che una volta una giornalista gli ha chiesto come mai nei suoi film c’è sempre una storia omosessuale.

Io ho risposto: “Non sono io a mettere quella storia, sono gli altri a toglierla sempre””, ha detto il regista, spiegando che prima di lui i film italiani non parlavano quasi mai di questo tema. “Detto questo, io racconto quello che conosco. E questa volta, più della storia, volevo raccontare l’intesa che instauro con le attrici, con le donne. È un’intesa diversa da quella con gli uomini. È più profonda”.

Diamanti uscirà a dicembre nelle sale italiane.

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