Violenza di gruppo su una 13enne a Catania: "Urlavo non fatemi del male"
La giovane si trovava a Villa Bellini insieme al fidanzato 17enne quando è stata avvicinata da sette ragazzi. Lei stessa ha identificato i due autori dello stupro.
La giovane si trovava a Villa Bellini insieme al fidanzato 17enne quando è stata avvicinata da sette ragazzi. Lei stessa ha identificato i due autori dello stupro.
Una 13enne è stata vittima di una violenza sessuale di gruppo avvenuta martedì 30 gennaio 2024 nei bagni pubblici di Villa Bellini a Catania. L’episodio si è verificato mentre lei si trovava sul posto con il fidanzato, un 17enne, accerchiato insieme a lei da un gruppo di sette giovani egiziani di cui 3 minorenni, che li hanno poi portati nei bagni.
In due hanno stuprato la 13enne, sotto gli occhi degli altri cinque che hanno costretto anche il ragazzo a guardare. La coppia ha provato a chiedere aiuto e a divincolarsi, ma senza risultato. È stata lei stessa, attraverso un confronto all’americana, a riconoscere alcuni degli aggressori.
La ragazza è infatti riuscita a individuare i due autori della violenza di gruppo, mentre sostiene di non avere visto in volto gli altri componenti del branco.
“Prima hanno iniziato a toccarmi, io gli dicevo di lasciarmi stare, anche il mio fidanzato gliel’ha detto non so quante volte. Allora abbiamo provato ad allontanarci, ma quelli ci hanno afferrato – sono state le parole della giovane alle forze dell’ordine secondo quanto riportato da Repubblica – È stato un incubo, non c’era nessuno a quell’ora”.
Riuscire a trovare qualcuno che potesse aiutarli dopo l’accaduto non è stato comunque semplice: “Siamo arrivati in via Etnea per chiedere aiuto – sono state le parole del ragazzo ai carabinieri – Alcuni passanti ci hanno soccorso, gli abbiamo detto cos’era accaduto. E hanno telefonato subito al 112, è arrivata pure un’ambulanza”.
La paura provata dalla ragazzina è stata forte, nonostante questa lei ha provato a convincerli a desistere dall’intento: “Alcuni passanti ci hanno soccorso, gli abbiamo detto cos’era accaduto. E hanno telefonato subito al 112, è arrivata pure un’ambulanza” – sarebbero state le parole della vittima secondo quanto riferito dal quotidiano.
Le richieste di convalida dei fermi sono state depositate ai due uffici dei gip dal procuratore aggiunto di Catania Sebastiano Ardita, dal sostituto Anna Trinchillo e dal procuratore per i minori del capoluogo Carla Santocono. Uno dei componenti del gruppo, che ha contribuito a identificare gli altri, ha ottenuto i domiciliari.
I medici dell’ospedale Cannizzaro, dopo la visita in “codice rosa“, hanno confermato lo stupro subito dalla giovane.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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