Virus Sinciziale, ok dell'Ema al vaccino per neonati e over 60

Abrysvo, questo il nome del farmaco, ha il vantaggio di essere bivalente e ricombinante. Ora la palla passa alla Commissione Europea: se arrivasse il via libera, sarebbe applicato nei 27 Paesi UE, oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha raccomandato l’autorizzazione per emettere in commercio un vaccino adatto per proteggere contro il virus sinciziale (Rsv), infezione dell’apparato respiratorio che in genere si manifesta entro 4-6 giorni dal contatto e che è comune soprattutto nei bambini. La somministrazione è consigliata soprattutto nei neonati fino a 6 mesi e negli over 60.

Se dovesse arrivare l’approvazione definitiva, si tratterebbe del primo vaccino in grado di tutelare sia gli anziani sia le donne in gravidanza, che avrebbero così modo di proteggere il feto. Ora è necessario attendere il parere da parte della Commissione Europea: la decisione dell’organismo potrà poi essere applicata in tutti e 27 gli Stati membri, oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

Avere un’arma di difesa contro il virus sinciziale non può che essere importante, soprattutto perché si tratta di un disturbo frequente soprattutto in autunno e inverno che può avere conseguenze anche gravi, in modo particolare per i soggetti più vulnerabili (in quest’ultima categoria rientrano le persone affette da malattie cardiache o polmonari e da diabete, oltre agli anziani). Nella maggior parte dei casi, infatti, vengono riscontrati sintomi lievi, simili a quelli del raffreddore, ma ci sono stati diversi pazienti che sono arrivati a sviluppare malattie respiratorie anche gravi, quali bronchioliti e polmoniti.

Sulla base dei dati diffusi dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici, solo nel 2019 ci sono stati 33 milioni di bronchioliti o polmoniti, che hanno portato a 3,6 milioni di ricoveri ospedalieri con 26.300 decessi registrati. Analizzando la situazione in maniera ancora più globale, il 2% delle morti infantili entro i 5 anni e il 3,6% di quelle da uno a sei mesi di età sono riconducibili a questo virus. Il numero maggiore di diagnosi si registra nei Paesi a basso e medio reddito, dove può diventare più difficile anche solo agire in via preventiva.

Abrysvo è il primo vaccino anti-Rsv che ha ottenuto parere favorevole da parte dell’agenzia e ha il vantaggio di essere bivalente e ricombinante.

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