Qualche tempo fa avevamo parlato della possibilità (futura e forse fantascientifica) di andare in treno da Roma a Milano in soli 25 minuti. La notizia di oggi sembra altrettanto incredibile: all’Università Federico II di Napoli si sta ideando un super aereo in grado di volare da Roma a New York in sole due ore. E no amiche, vi tranquillizzo: non si tratterà della Bat Mobile.

Questo velivolo del futuro, infatti, si chiama Hyplane ed è protagonista di un progetto coordinato proprio dall’ateneo italiano. Il bolide, grande solo 26 metri, sarà in grado di trasportare sei passeggeri e due piloti e di viaggiare fino a 70 chilometri di quota. Parola di ingegneri aerospaziali e ricercatori.

Al momento, però, tutto questo è solo un sogno. Tuttavia, il Center for Near space (Centro per lo spazio vicino – CNS) si sta attivando per cercare delle risorse umane e degli investitori interessati a dare concretezza all’ambizioso progetto. Inoltre, questa realtà (che ha sede a Napoli)  sta anche cercando di divulgare attivamente la cultura spaziale tra le nuove generazioni, così da poter avvicinare quanti più cittadini allo Spazio. E un progetto come quello legato ad Hyplane è sicuramente un ottimo biglietto da visita.

Spiega a tal proposito Gennaro Russo, direttore del CNS e ingegnere aerospaziale:

Hyplane è un velivolo che può essere utilizzato anche come spazioplano ipersonico per collegare più velocemente punti distanti della Terra, sfruttando il volo parabolico. L’aereo è in grado di volare alla quota di 30 chilometri e di arrivare alla quota di 70 chilometri con 3 ‘salti’ parabolici.

Vi giuro che leggendo parole come queste io, che non sono decisamente del settore, penso ancora di più ad un contesto fantascientifico. Mi immagino che da un momento all’altro possano comparire il Grande Mazinga, Jeeg Robot d’acciaio o Goldrake e di poter volare nello spazio insieme a loro. Ma, allo stesso tempo, resto affascinata davanti all’evoluzione della tecnologia e di tutto quello che le ruota attorno.

Hyplane, stando a quanto è stato reso noto, sarà in grado di partire ed atterrare dai normali aeroporti, come qualsiasi altro aereo. Ma la vera innovazione sarà data dal fatto che permetterà di far provare ai propri passeggeri l’esperienza della microgravità. Incredibile, vero? Spiegano, infatti, i tecnici del CNS (che è anche il primo dei centri di competenza dell’associazione no profit Italian Institute for the Future):

Guardando alle tecnologie disponibili, provenienti sia dal settore dell’aeronautica tradizionale che da quello spaziale, il progetto Hyplane dimostra come l’uso di un adeguato mix di queste tecnologie renda tecnicamente possibile progettare e realizzare un piccolo spazioplano per 6 posti in grado di decollare e atterrare orizzontalmente all’interno dei comuni aeroporti.

Non ci resta, quindi, che tenere le dita incrociate e sperare che questo progetto possa vedere presto la luce (…e che non si tratti solo di qualcosa di assolutamente utopico). Sarebbe fantastico, infatti, poter raggiungere New York in sole due ore. Che ne dite?

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