Una notizia che è piuttosto sconvolgente e potrebbe farci arrabbiare davvero molto.

Molti elettrodomestici sono programmati dai costruttori per rompersi una volta scaduta la garanzia. La rivelazione è stata resa nota dalla “Sueddeutsche Zeitung”, in uno studio commissionato dai Verdi e realizzato da esperti professori.

Schridde e la collega Kreiss hanno preso in esame 20 prodotti di massa, come stampanti ad inchiostro, nelle quali, dopo il periodo indicato dalla garanzia, compare la necessità di una riparazione, nonostante l’apparecchio in realtà possa funzionare tranquillamente.

Per la risuolatura delle scarpe vengono invece usate spesso suole incollate che si consumano rapidamente, ma che e’ poi impossibile distaccare per sostituirle. In molte chiusure lampo di giacconi i denti sono costruiti invece a spirale, in modo da rendere l’anima prima del dovuto. Nelle lavatrici le barre di riscaldamento si arrugginiscono con troppa facilità, con il risultato che la loro sostituzione risulta carissima per l’utente dell’elettrodomestico.

Il fenomeno di usura degli apparecchi domestici è chiamato opalescenza pianificata poichè i produttori inserirebbero dei punti deboli appossitamente, utilizzando materiali scadenti. Lo studioso spiega: “la strategia di graduale deterioramento della qualità viene ricompensata sotto forma di utili crescenti”.

Il presidente dell’Associazione dei produttori di elettrodomestici (Zvei) contesta questo studio, perchè i produttori non si possono permettere che il cliente si trovi a scegliere un altro marchio: Secondo uno studio commissionato dalla Zvei, dei quasi 180 milioni di elettrodomestici presenti nelle case tedesche oltre 75 milioni hanno piu’ di 10 anni di eta’.

Secondo invece gli studiosi, se i consumatori tedeschi non fossero costretti a ricomprare i nuovi prodotti per deterioramento precoce, avrebbero 100miliardi di euro in più l’anno.

 

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