Anticonformista, guerriera e spesso sopra le righe. Questo il ricordo di Marina Ripa di Meana, scrittrice e popolare personaggio televisivo, che è morta oggi pomeriggio, 5 gennaio 2018, tra i suoi cari a Roma all’età di 76 anni.

La donna dal 2002 aveva intrapreso una lunga battaglia contro il tumore come lei stessa ha raccontato in una lunga intervista a Barbara d’Urso, usando la sua storia per sostenere la prevenzione contro il cancro. Marina Ripa di Meana era cosciente che il suo ultimo giorno fosse vicino tanto che ai suoi cari – racconta dagospia – aveva confessato che quello scorso: ”Sarà il mio ultimo Natale”. 

Nata a Reggio Calabria il 21 ottobre del 1941 come Maria Elide Punturieri, è stata personaggio tv, scrittrice, trasgressiva e provocatrice. Era conosciuta anche per i matrimoni con Alessandro Lante della Rovere, prima, e con Carlo Ripa di Meana, poi. La figlia Lucrezia Lante della Rovere ricorda la madre: “Mia madre ha combattuto la malattia come una guerriera e sarà un grande esempio per me, per le mie figlie e per tutti noi. Mamma, mi mancherai!”.

La regina dei salotti romani è riuscita a sorprendere anche nel giorno del suo addio, lanciando un video testamento a poche ore dalla sua morte andato in onda durante il TG5 e registrato qualche giorno fa dove confessa l’idea al suicidio in Svizzera e l’alternativa della sedazione profonda:

Il respiro, la parola, il mangiare, alzarmi: tutto, ormai, mi è difficile, mi procura dolore insopportabile. il tumore ormai si è impossessato del mio corpo. Ma non della mia mente, della mia coscienza. (…)- riferito a Maria Antonietta Farina Coscioni ndr.-  Le ho manifestato l’idea del suicidio assistito in Svizzera. Lei mi ha detto che potevo percorrere la via italiana delle cure palliative con la sedazione profonda. Io che ho viaggiato con la mente e con il corpo per tutta la mia vita, non sapevo, non conoscevo questa via. (…)Vorrei dirlo a quanti pensano che per liberarsi per sempre dal male si sia costretti ad andare in Svizzera, come io credevo di dover fare. È con Maria Antonietta Farina Coscioni che voglio lanciare questo messaggio, questo mio ultimo tratto: per dire che anche a casa propria, o in un ospedale, con un tumore, una persona deve sapere che può scegliere di tornare alla terra senza ulteriori e inutili sofferenze.

Per una sua volontà – confermano dalla famiglia – non saranno celebrate le funzioni funebri.

Lo spettacolo la scopre negli anni ’70 e dopo qualche compassata in film ha fatto da valletta a Maurizio Costanzo, ha partecipato come opinionista o protagonista di trasmissioni ponendo temi come la tutela del paesaggio, l’esaltazione del bello e della difesa degli animali.

Negli anni è stata protagonista, anche nei redcarpet dei principali eventi mondani, di campagne per la sensibilizzazione contro l’uso per moda e vanità delle pelli e delle pellicce, contro le corride, contro gli esperimenti nucleari. L’ultima sua partecipazione ad un programma televisivo risale al 2009 quando ha partecipato come concorrete al reality show La fattoria condotto da Paola Perego con Mara Venier. In tempi più recenti le sue interviste sono state sempre meno come le partecipazioni tv dove ricopriva il ruolo di opinonista nei talk show.

Alla sua carriera televisiva ha sempre accostato la passione per la scrittura pubblicando una serie di autobiografie, l’ultima del 2012 sui suoi settant’anni. Marina Ripa di Meana è stata una delle grandi regine della vita mondana romana, grazie al matrimonio con Lante della Rovere, dove trova amici speciali in Alberto Moravia, Mario Schifano,  Tano Festa e Franco Angeli.

Una donna che si è saputa imporre nel panorama culturale italiano con il suo stile che non è mai caduto nell’ovvio e nello scontato ma in ogni suo gesto ha sempre ha strizzato l’occhio alla provocazione e alla riflessione.

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