Da oggi 23 maggio è disponibile il modulo 730 precompilato 2022, che si può consultare accedendo all’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate tramite Spid, Carta d’identità elettronica o Carta nazionale dei servizi.

Come riporta la stampa, quest’anno ci sono alcune novità sul modulo 730: diversamente dagli scorsi anni, quest’anno sarà possibile delegare a un famigliare o a una persona di fiducia l’invio del modulo. Si potrà infatti conferire una procura al coniuge o a un parente (o affine) attraverso l’apposita modulistica allegata al provvedimento, disponibile sul sito istituzionale dell’Agenzia. Il modello potrà essere inviato online allegando copia della carta d’identità del rappresentante oppure via pec a una qualsiasi direzione provinciale delle Entrate. Le abilitazioni saranno valide fino al 31 dicembre dell’anno in cui sono state rilasciate.

Ma quali sono le istruzioni per inviarlo?

La dichiarazione dei redditi precompilata non era mai stata messa a disposizione così in ritardo (complice la proroga delle cessioni dei bonus edilizi), quindi per ottenere il rimborso nella busta paga di luglio (o nella pensione di agosto), dove il credito Irpef potrà poi sommarsi al bonus 200 euro per chi ne ha diritto, è importante affrettarsi. Da oggi 23 maggio è possibile accedere al 730 precompilato, ma per inviarlo si dovrà aspettare il 31 maggio, accettandola così com’è oppure scegliendo di modificare i dati, l’integrazione delle informazioni o l’invio della dichiarazione all’Agenzia delle Entrate.

Dal 6 giugno sarà poi possibile inviare il modello Redditi correttivo per correggere o sostituire il modello 730, o il modello Redditi già inviato, ed entro il 20 giugno, invece, sarà possibile procedere con l’annullamento del 730 inviato (da tenere a mente che si potrà annullarlo una sola volta).

Per quanto riguarda le scadenze, come riporta Money.it, il modello 730 va inviato entro e non oltre il 30 settembre e il modello Redditi deve essere inviato entro il 30 novembre.

Negli anni della precompilata sono cresciuti i modelli inviati fai-da-te, e quelli gestiti dagli intermediari, che nel 2021 erano un milione in più del 2015, come riporta la stampa.

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