Un ragazzo cinese di 19 anni, senza alcuna predisposizione genetica, ha scoperto di essere affetto da Alzheimer. Si tratta della diagnosi più precoce mai fatta che apre anche a nuovi scenari di studio.

L’Alzheimer è la forma più comune di demenza e colpisce la memoria, il pensiero e il comportamento. La malattia degenerativa colpisce principalmente gli anziani con più di 65 anni e, nei casi di Alzheimer precoce, a essere colpiti sono i giovani adulti sotto i 30 anni.

Ora il caso del giovane studente cinese – che ha dovuto lasciare gli studi a causa della malattia – è oggetto di studio presso la Capital Medical University dell’Ospedale Xuan Wu di Pechino. I ricercatori hanno notato che il diciannovenne presentava un significativo deterioramento della memoria e atrofia dell’ippocampo, un marker precoce della malattia.

I sintomi del paziente sono iniziati quando aveva circa 17 anni, due anni prima che fosse valutato all’ospedale di Xuanwu. Quella che era iniziata come semplice difficoltà di concentrazione in classe è rapidamente peggiorata un anno dopo fino alla perdita di memoria a breve termine. L’adolescente perdeva spesso le sue cose, dimenticava gli eventi del giorno precedente e aveva difficoltà a leggere. Anche le sue reazioni erano ritardate e spesso dimenticava anche se e quando aveva mangiato.

“Questo caso porta l’attenzione sulla natura eterogenea della demenza che può coinvolgere persone di qualsiasi età”, ha affermato il neuroscienziato George Perry. “Significativamente, questa scoperta può separare il morbo di Alzheimer dall’invecchiamento e aprire il campo a nuovi studi innovativi”.

L’Alzheimer ad esordio giovanile, come asserito dall’Alzheimer’s Society of Canada, rappresenta circa il 2-8% di tutti i casi di demenza. La maggior parte delle persone con Alzheimer ad esordio giovanile sviluppa i sintomi della malattia tra i 30 ei 60 anni. Secondo la Mayo Clinic, uno dei tre geni legati alla malattia (APP, PSEN1 o PSEN2) può potenzialmente essere trasmesso da un membro della famiglia e può comportare un aumento del rischio di sviluppare l’Alzheimer. Per la maggior parte delle persone con Alzheimer ad esordio giovanile, la causa non è correlata a nessuna singola mutazione genetica.

L’età rimane il più grande fattore di rischio per l’Alzheimer, ma questo studio mira a incoraggiare ulteriori approfondimenti sulla demenza precoce. “Esplorare i misteri dei giovani con il morbo di Alzheimer potrebbe diventare una delle questioni scientifiche più impegnative del futuro”, hanno detto i ricercatori.

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