"Quel giorno mi sono sentita una mamma di mer*a": il racconto di Antonella Clerici
La conduttrice, ospite al podcast 'Mamma Dilettante', ha parlato di un momento particolare passato con la figlia Maelle: "Non sono arrivata in tempo alla recita".
La conduttrice, ospite al podcast 'Mamma Dilettante', ha parlato di un momento particolare passato con la figlia Maelle: "Non sono arrivata in tempo alla recita".
Ospite al podcast Mamma Dilettante, Antonella Clerici ha svelato un aneddoto che riguarda la figlia Maelle. Ai microfoni di Diletta Leotta, la conduttrice di È sempre mezzogiorno ha confessato di essersi sentita una cattiva mamma quando, per impegni di lavoro, è arrivata in ritardo alla recita scolastica di sua figlia.
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“Sono arrivata in ritardo alla recita di mia figlia all’asilo. Ma più che una mamma di mer*a, mi sono detta: ‘Il mio lavoro è bellissimo però ogni tanto non mi lascia spazio’. Perché non è che io posso dire: ‘Non vado in onda oggi’”, ha spiegato Antonella Clerici, parlando del suo lavoro. “Lì quando sono arrivata e c’erano tutte le mamme, e io invece sono arrivata di corsa e lei aveva già iniziato, lei mi ha guardata con quegli occhioni come a dire: ‘Cavolo erano tutte qua e tu no’. Lì mi sono sentita un po’ una mamma di emme”, ha confessato.
Ma questo non è l’unico argomento toccato dalle due conduttrici nel podcast. Durante l’episodio, Antonella Clerici ha infatti parlato della disciplina ma anche dell’indipendenza dei figli, spiegando l’importanza di concedere anche a loro i propri spazi.
Poi, Clerici ha anche svelato quanto sia fondamentale per lei l’istruzione: “Sulla scuola con mia figlia intervengo molto. Sono molto rigida, lei lo sa. Il mio mantra è ‘la cultura è libertà’”, ha detto la conduttrice, argomentando:
Questo è vero soprattutto per una donna. Non ti potranno mai prendere in giro se tu culturalmente sei preparata a tutto, se non sbagli i verbi quando parli, se sai leggere un contratto. Studiare non è un optional. Dico a mia figlia che ha quello a cui pensare e deve farlo bene.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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