Lo studio, pubblicato sulla rivista Demography e condotto dai ricercatori della Columbia University Mailman School of Public Health, del Robert Butler Columbia Aging Center e dell’Université Paris-Dauphine-PSL, rivela che avere tre figli o più può danneggiare il cervello.

Come rivelato dalla ricerca, sembra che la salute del cervello dei genitori con tre o più figli abbia un declino più pronunciato a lungo termine rispetto ai genitori che hanno uno o due bambini.

Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato le risposte a un sondaggio di persone appartenenti a 20 paesi europei e Israele. I partecipanti avevano 65 anni o più e avevano almeno due figli biologici.

Dopo aver controllato più variabili, come l’istruzione e l’età dei genitori alla nascita del loro secondo figlio, l’autore dello studio Vegard Skirbekk, PhD, professore di Popolazione e Salute della famiglia presso la Columbia Mailman School e il suo coautore Eric Bonsang, PhD, hanno scoperto che gli adulti con tre o più bambini hanno ottenuto risultati peggiori nei test cognitivi.

L’effetto negativo di avere tre o più figli sul funzionamento cognitivo non è trascurabile, equivale a 6,2 anni di invecchiamento“, ha osservato il dottor Bonsang, professore di economia all’Université Paris-Dauphine-PSL, in una dichiarazione alla stampa.

Questo invacchiamento precoce del cervello dovuto ad avere tre figli o più vale sia per i padri che per le madri.

Lo studio rivela che avere più di due figli comporta più sfide sia a livello fisico che mentale, oltre che economico: avere più di due figli, infatti, comporta un aumento dell’onere finanziario che porta a maggiori possibilità di scendere al di sotto della soglia di povertà, diminuendo così il tenore di vita. Lo stress per l’aspetto economico, come hanno scritto gli autori, comporta un deterioramento precoce delle funzioni cognitive.

Inoltre, i genitori con più figli possono avere meno tempo per rilassarsi e meno tempo da dedicare a hobby e attività stimolanti dal punto di vista cognitivo. “Questo può implicare la privazione del sonno per il genitore“, affermano gli autori, come riporta la stampa.

Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, gli autori dello studio sostengono che la fertilità dovrebbe essere considerata un fattore significativo quando si tratta di cognizione a lungo termine, insieme ad altri fattori come esercizio, esperienze lavorative, salute mentale e istruzione.

 

 

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