Bambino di 15 mesi in overdose da hashish: ricoverato in gravi condizioni
I genitori sostengono di non sapere come il figlio possa avere trovato la droga, gli assistenti sociali stanno cercando di capire se possa averla trovata nella loro casa.
I genitori sostengono di non sapere come il figlio possa avere trovato la droga, gli assistenti sociali stanno cercando di capire se possa averla trovata nella loro casa.
Un bambino di 15 mesi è stato ricoverato nella mattina di venerdì 6 ottobre 2023 all’ospedale Gemelli di Roma, dove si trova in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva pediatrica. Sulla base di quanto riportato da Il Messaggero, il piccolo avrebbe iniziato a sentirsi male dopo avere ingerito un pezzetto di hashish.
Il paziente, che vive con i genitori a Frosinone, sarebbe arrivato accompagnato da mamma e papà all’ospedale Fabrizio Spaziani che si trova nella città ciociara, già in condizioni disperate. Nessuno dei due ha però saputo fornire spiegazioni su cosa sia realmente accaduto e soprattutto su come il figlio possa avere trovato la droga.
Ben presto il quadro clinico del bambino ha iniziato a peggiorare, al punto tale da richiedere il trasferimento al Gemelli, ritenuto una struttura più idonea per trattare situazioni così delicate, in cui la tempestività nel gestire il malessere resta fondamentale.
La Questura di Frosinone ha già aperto un’inchiesta per cercare di individuare la dinamica dei fatti ed eventuali responsabilità. Non è esclusa al momento nemmeno la possibilità che il bimbo possa avere trovato l’hashish nella sua abitazione.
Il Comune, come da prassi prevista in questi casi, ha provveduto a mandare a casa della famiglia gli assistenti sociali per poterne sapere di più sul loro stile di vita e capire meglio quali siano state fino a quel momento le abitudini dei genitori.
Poco più di un anno fa, il 28 luglio 2022 a Longarone, in provincia di Belluno, si era verificato un episodio simile: il piccolo Nicolò Feltrin era morto a due anni con la stessa motivazione. In quel caso il papà aveva provato a giustificarsi sottolineando di essere convinto che il figlio avesse ingerito qualcosa di anomalo mentre i due si trovavano insieme al parco, ma di essersi accorto di tutto solo successivamente. In realtà, a causare il decesso era stata una concentrazione di hashish mischiata al cibo. Inevitabilmente, questo aveva fatto finire l’uomo nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo.
Perennemente con la musica in sottofondo e un libro di Flaubert in borsa, amo le grandi città e i temporali. Da bambina volevo diventare una scrittrice di gialli. Collaboro con Roba Da Donne, DireDonna e GravidanzaOnLine.
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