Bastonata dalla madre musulmana: "Non voglio il velo ma i jeans"

A pronunciare queste parole è una bimba di 11 anni che, qualche mese fa, alla fine delle lezioni scolastiche si è confidata coi propri insegnanti: sul suo corpo trovati alcuni ematomi, così come accertato dal personale medico e dagli psicologici.

“La mamma mi bastona perché non voglio mettere il velo e vorrei indossare i jeans che mi ha regalato papà. A casa non ci torno più”, a pronunciare queste parole è una bimba di 11 anni di Vicenza che, qualche mese fa, alla fine delle lezioni scolastiche  si è confidata coi propri insegnanti i quali hanno fatto scattare le indagini. Sul suo corpo sono stati trovati alcuni ematomi, così come accertato dal personale medico e dagli psicologici intervenuti: segno che la madre ha percosso la figlia che non rispettava il suo credo religioso. Da quel giorno – come ricostruisce il Corriere del Veneto che ne ha dato notizia – la minore non ha più messo piede in casa sua né visto la madre che l’avrebbe bastonata poiché non voleva indossare il velo.

A prendersi cura di questo delicato caso è un’equipe specialistica dell’Usl 8 che segue i minori maltrattati o vittime di abusi. Il progetto, che ha ottenuto un nuovo finanziamento di 116mila euro dalla Regione Veneto, è diretto dallo psicologo Claudio Vencato che, in questi mesi, ha aiutato decine di bambini con difficoltà. “C’è la volontà di rendere questo servizio permanente” ha spiegato al Corriere del Veneto. Solo lo scorso anno sono stati seguiti circa 40 casi, tutti delicatissimi, di minori vittime di violenze e maltrattamenti. L’ultimo è quello di una undicenne, originaria del Pakistan, che non è più voluta andare a casa dalla madre musulmana.

Portata in un luogo sicuro, la piccola è stata pian piano allontanata dai suoi genitori, soprattutto dalla madre, tradizionalista, che avrebbe ammesso di averle dato botte per “raddrizzarla”. L’11enne avrebbe voluto indossare i jeans regalati dal padre e non il velo. “Ho portato in Italia apposta quel bastone, l’ultima volta che ero andata a casa” ha detto la donna agli psicologi.

La storia ha un lieto fine: la madre sembra aver capito la gravità del suo gesto e, non appena gli psicologici lo riterranno opportuno, potrebbe esserci un riavvicinamento della minorenne alla famiglia.

La discussione continua nel gruppo privato!
Seguici anche su Google News!