Il battesimo di Achille Lauro a Sanremo 2022: scatta la polemica

Il cantante romano ha aperto la 72esima edizione della kermesse con il brano Domenica e ha concluso la sua performance con un gesto che sul web in molti hanno definito blasfemo. Poche ore prima il vescovo Antonio Suetta aveva auspicato in un Festival "moderato nelle ideologie e nei costumi".

La prima serata del Festival di Sanremo 2022 si è conclusa in bellezza e con le immancabili polemiche che ogni anno arrivano puntuali . Questa volta (non la prima per lui) nell’occhio del ciclone c’è l’esibizione di Achille Lauro.

È stato proprio il cantante a inaugurare la 72esima edizione della kermesse canora, con il suo brano Domenica, cantato a torso nudo e accompagnato da un coro gospel. Ma ad accendere la polemica non è stato certo il suo look, bensì il gesto compiuto al termine della performance.

L’artista romano, ha concluso il suo spettacolo in ginocchio e in questa posizione si è battezzato da solo davanti al pubblico, volgendo poi lo sguardo al cielo con un’espressione mistica. Un atto che ha destato clamore e ha fatto impazzire i social a suon di hashtag con il nome dell’interprete.

In tantissimi su Twitter lo hanno accusato di blasfemia e di mancanza di rispetto verso i credenti. Molti cinguettii inneggiano alla scomunica per il cantante, che un anno fa era stato accusato di vilipendio al tricolore per una sua esibizione in qualità di super ospite.

Ironici, invece, i commenti di chi ha ricordato le parole del vescovo di Ventimiglia-Sanremo, monsignor Antonio Suetta, che intervistato dal Sir poco prima del via al Festival aveva dichiarato: “Tutti coloro che concorrono alla riuscita dell’evento, a cominciare dal servizio pubblico che è la Rai fino ad arrivare al conduttore Amadeus e agli artisti, sentano la responsabilità del valore di questa vetrina”.

Il prelato, infatti, aveva auspicato in un Sanremo con più “moderazione nelle ideologie, mode e costumi”, valori che secondo lui sono mancati nelle scorse edizioni: “Si può proporre buona musica, si può esprimere arte e si può divertire – ha aggiunto – rimanendo dentro dei limiti che devono comunque rispettare quella che è la fisionomia del nostro Paese, della nostra società e della nostra storia. Negli ultimi anni, purtroppo, questo non è accaduto”.

Ma è sicuro che la polemica sul battesimo in diretta Rai di Achille Lauro non si spegnerà tanto facilmente, e in molti si chiedono quale sia stata la reazione del vescovo nel vedere l’esibizione del cantante capitolino, che piaccia o non piaccia, riesce sempre a colpire nel segno, ossia far parlare di sé.

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