"Beati voi che fate tutto giusto", la replica di Paola Turani agli hater per il video della pappa

L'influencer bergamasca sta insegnando al figlio Enea a mangiare in autonomia, ma alcuni follower non hanno gradito il suo comportamento, per questo lei è sbottata invitando a evitare di dare giudizi negativi e sentirsi superiori.

Paola Turani ama condividere momenti della sua quotidianità con i follower, molti di questi riguardano suo figlio Enea Francesco, che ha da poco compiuto un anno. L’influencer ne approfitta spesso per confrontarsi sulle difficoltà che possono esserci nella gestione di un bambino vivace come il suo, consapevole però che questi situazioni siano più che normali.

Ora la 34enne è alle prese con una fase che tutte le neo mamme si sono travate ad affrontare, quella in cui i bimbi provano a mangiare la pappa in autonomia. In questi frangenti ognuno può reagire diversamente ed è necessario avere pazienza.

Turani ha così voluto postare sul suo profilo uno di questi momenti, convinta di poter suscitare ilarità in chi la segue, come era accaduto a lei. Non tutto è andato però come si sarebbe aspettata, ma anzi sono stati diversi gli utenti che sono arrivati a criticarla sottolineando la sua incapacità nel gestire la situazione. A quel punto lei ha deciso di non stare in silenzio ma di prendere posizione ritenendo ingiusto che un estraneo possa arrivare a sindacare e giudicarla in modo negativo.

Ieri sera nelle stories ho postato questo video di Enea alle prese con il suo primo (e ultimo credo) piatto con ventose per il momento pappa, che come vi avevo raccontato per noi è ancora uno di quei momenti delicati – così è iniziato lo sfogo social di Paola Turani -.  Ci era stato consigliato per evitare il famigerato “lancio del piatto” con annesso drammatico momento del cibo che vola ovunque (per la felicità di Nadine e Gnomo, meno per i genitori) Ci abbiamo provato, ma come potete vedere non ha funzionato e soprattutto non è stato gradito. Ci siamo fatti una risata sul finale (come potevamo resistere a quella scena?) consapevoli che su questo aspetto e tasto dolente dobbiamo ancora “lavorarci”, ma sono certa che con pazienza e tempo (Enea ha un bel caratterino, sicuro ha preso dal padre) vedremo i miglioramenti e ce la faremo. Di contro, però, ho iniziato a ricevere messaggi di ogni genere, giudizi non richiesti, tutti i “non devi fare così” e svariate critiche sull’educazione che stiamo dando a nostro figlio”.

Il suo discorso si è così concluso in modo perentorio invitando tutti a evitare di sentirsi superiori e polemizzare senza mezzi termini: “Mi verrebbe da dire: ma beati voi che fate tutto giusto, beati voi che sapete sempre cosa fare e cosa dire, beati voi che siete genitori perfetti e avete bimbi perfetti. Perché bisogna per forza sempre giudicare ogni contesto e azione? Un conto è il consiglio, un conto è il giudizio negativo passivo-aggressivo per farmi sentire in difetto. Forse perché criticando vi sentite migliori? Non lo capirò mai. E ogni volta è sempre così. Ah, adesso invece aspetto quelli che “Devi accettare tutti i commenti, se non vuoi ricevere le critiche allora non postare!” Questi, onestamente, restano i miei preferiti. Buona settimana! Ah! Sto seriamente iniziando a pensare che Enea non apprezzi la mia cucina… e come dargli torto”.

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