"Rubavano e uccidevano famiglie": la fuga di Belén dall'Argentina

In un'intervista rilasciata a 7, la conduttrice ha svelato dettagli inediti sulla sua infanzia, segnata da episodi difficili dettati dalla crisi economica in cui verteva il Paese, il primo periodo in Italia e la scalata verso il successo.

Belén Rodriguez oggi è una donna di successo, tra le showgirl più seguite e apprezzate d’Italia. Davide Parenti l’ha voluta ancora una volta alla conduzione de Le Iene, ma la strada per arrivare fin qui non è stata delle più facili. In un’intervista rilasciata a 7, Belén ha raccontato la sua infanzia difficile durante la crisi economica in Argentina e i motivi che l’hanno portata a fuggire da lì per cambiare vita.

Nel 1989 Carlos Saúl Menem Akil diventa presidente in Argentina. Le sue politiche economiche sono incentrate sul neoliberismo e sulla privatizzazione di molte aziende, che vengono vendute “agli americani“. La conduttrice ha spiegato:

Quando Menem è salito al potere il nostro Paese è caduto in una profonda crisi economica. La gente ipotecava la casa, la macchina. Non aveva da mangiare. Anche noi, da un giorno a un altro abbiamo perso la casa senza poter prendere niente: divani, letti, piatti, asciugamani.

In queste condizioni i banditi “Saccheggiavano i supermercati, entravano nelle case, rubavano e uccidevano le famiglie“. È successo anche a lei e quello è stato l’episodio che l’ha convinta a inseguire il sogno di una nuova vita in Italia. Al settimanale ha raccontato:

Un giorno arrivano da noi. In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa. Ci rubano tutto: dalle tazzine di caffè alle forchette. Dalla televisione alle lenzuola. Vestiti, scarpe, mutande, il mio book fotografico da modella. Poi mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: ‘Se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare’. Vogliono sapere il numero del conto corrente di mio padre. Nient’altro. Dopo otto ore vanno via con tutte le nostre cose, ma ci lasciano vivi.

È dopo questa vicenda che Belén Rodriguez decide di partire. Così arriva a Riccione con un contratto da modella. Ma, anche qui, non è tutto semplice:

Eravamo in otto ragazze senza permesso di soggiorno, istruite su cosa dire in caso di fermo. Arriviamo a Riccione e scopriamo che il nostro lavoro non è di modelle bensì di ragazze immagine. Noi che avevamo immaginato passerelle, foto, ci ritroviamo nei locali a ballare sui cubi.

Dopo un po’ di tempo la showgirl riesce a ottenere un posto in televisione e poi a sfondare. E così diventa quella che tutti noi oggi conosciamo:

Trovo l’indirizzo di un’agenzia di moda di Bologna dove vado di nascosto. Quindi, tramite l’agenzia, inizio a fare provini per la televisione. Da quel momento sono tutti sì.

Nonostante le difficoltà, Belén Rodriguez non vuole dimenticare nulla del suo passato:

Nonostante le difficoltà, che comunque non erano solo nostre ma di un Paese intero, io ho avuto un’infanzia meravigliosa.

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