“Ho sempre sentito di non avere il diritto di lamentarmi, il che significava che non avevo il diritto di ricevere aiuto, e questo è stato il mio problema principale”.

E invece anche le top model hanno il diritto di soffrire, nonostante la vita patinata e apparentemente luccicante che mostrano al mondo: è il messaggio di Bella Hadid, che in una lunga intervista molto intima rilasciata a Vogue ha parlato della sua carriera da modella tra passerelle internazionali e maison famose, da Dior a Versace. Dietro a quella celebrity sempre apparentemente impeccabile c’è sempre stata una ragazza fragile, che ha sofferto di disturbi alimentari, di depressione e abuso di alcol. E dal 2012 è affetta dalla malattia di Lyme, una patologia infettiva di natura batterica.

“Ero la sorella più brutta. Ero la bruna. Non ero figa come Gigi (la sorella Gigi Hadid, ndr), non ero così estroversa”, ha raccontato alla rivista. “Questo è davvero quello che la gente diceva di me. E purtroppo quando ti dicono così tante cose, ci credi e basta. Mi sono sempre sentita come se avessi qualcosa da dimostrare“. Accusata negli anni di aver stravolto i connotati del viso con la chirurgia estetica, la top model ha raccontato che l’unica cosa che non rifarebbe tornando indietro è la rinoplastica a cui si è sottoposta a soli 14 anni per correggere il naso.

Hadid, 25 anni, ha sottolineato l’importanza della cura della propria salute mentale, che oggi cerca di proteggere dopo anni in cui credeva di “non avere il diritto di lamentarsi” o di fare terapia. Perché aver ricevuto un’educazione privilegiata e fare una vita da copertina non significa necessariamente stare bene. Parlando con Vogue, la top model ha parlato delle sue lotte con disturbi alimentari, ansia e burnout professionale: “Mi fa letteralmente male lo stomaco quando sul lavoro qualcuno è scontento di me”, ha detto, “quindi vado sempre oltre. Il problema è che quando torno a casa non resta abbastanza per me”.

Hadid ha raccontato che tante persone, soprattutto online, le facevano notare che viveva “una vita fantastica” e lei non sentiva di potersi lamentare, di ammettere che qualcosa non andava. “Quando sei costretta a essere perfetta ogni giorno, in ogni foto, inizi a guardarti e hai bisogno di vedere la perfezione in ogni momento, ma non è possibile”. La moda “può realizzarti o distruggerti“.

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