In un post su Instagram, Benjamin Mascolo, ex membro del celebre duo musicale Benji & Fede, ha rivelato un aspetto molto personale della sua vita: la diagnosi di autismo ad alto funzionamento, ricevuta dopo mesi di test durante l’estate del 2024.

Mascolo ha condiviso con i suoi follower il percorso che lo ha portato a questa scoperta, e come ciò lo abbia aiutato a comprendere meglio se stesso.

“Non voglio che il mondo mi veda, perché non penso che capirebbero”, scrive sotto una foto d’infanzia, citando il ritornello della sua canzone preferita, Iris. Questo pensiero riflette il sentimento che ha accompagnato Benjamin per tutta la vita, la sensazione di essere “diverso”, senza riuscire a capire pienamente il perché.

Mascolo ha descritto il difficile percorso intrapreso negli ultimi anni, durante i quali ha lottato con la sua salute mentale, affrontando dipendenze e relazioni tossiche. Durante il periodo vissuto a Los Angeles, accanto alla sua ex fidanzata Bella Thorne, ha vissuto momenti turbolenti, ricorrendo all’abuso di sostanze.

Ma dopo anni di alti e bassi, Mascolo ha deciso di tornare in Italia e di affrontare le sue difficoltà attraverso un percorso terapeutico: “Sono arrivato per sfinimento, perché mi ero fatto così tanto male che non aveva più senso provare ad automedicarsi da solo”, scrive.

La diagnosi di autismo ad alto funzionamento, descritta come la risposta della scienza moderna, ha permesso a Benjamin di dare finalmente un nome a ciò che sentiva dentro. Nel post, il cantante affronta anche i luoghi comuni sull’autismo, sottolineando che non si tratta del tipo di autismo che si vede spesso nei media, come quello di individui con capacità straordinarie. “Non sono un autistico super intelligente che guarda New York da un elicottero in volo e riesce a disegnarla a memoria”, ha scritto. Invece, descrive le difficoltà quotidiane, come l’ansia provocata da un menù con troppe opzioni o la necessità di avere tutti i vestiti dello stesso modello, colore e marca, ordinati meticolosamente in buste di plastica.

La scoperta della sua neurodiversità ha rappresentato un punto di svolta per l’artista, portandogli una nuova consapevolezza. Il suo medico, il dottor Rosso, gli ha spiegato che la diagnosi stessa ha un effetto curativo, aiutandolo a capire meglio il proprio comportamento e le proprie emozioni. Mascolo ha abbracciato questa rivelazione con una nuova serenità: “Sono sempre io, con una consapevolezza in più: non sono più solo”.

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