L’artista ha lanciato un messaggio per tutte le persone LGBTQ+ dal palco di Sanremo. Nel frattempo, è stato richiesto un provvedimenti disciplinare nei confronti di un giornalista che le aveva fatto bodyshaming.
“Voglio dedicare questa esibizione a tutta la comunità queer”: con queste parole l’artista BigMama ha salutato la comunità LGBTQ+ dal palco di Sanremo nella serata di mercoledì 7 febbraio 2024, durante la sua canzone La rabbia non ti basta.“Amate liberamente, potete farlo”, ha poi aggiunto, dopo aver intonato le note del pezzo scritto insieme alla compagna Maria Lodovica Lazzerini.
Un messaggio potente, accompagnato da un paio di leggings rossi che ribadivano: “Queer revolution”. D’altronde BigMama, al secolo Marianna Mammone, non si è mai tirata indietro nel rivendicare i propri spazi: “Sono donna, grassa, rapper e queer: le ho tutte”, aveva dichiarato nella conferenza stampa della 74esima edizione del Festival.
Messaggi che, nonostante i passi avanti fatti negli ultimi anni, per alcuni risulterebbero ancora scomodi. Nelle ultime settimane, infatti, la rapper di Avellino è stata oggetto di critiche e bodyshaming da più parti: tra di queste anche un giornalista, del quale non è ancora chiara l’identità, che su X l’ha criticata per il suo aspetto fisico. Insulto per il quale l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio ha richiesto un provvedimento disciplinare.
“Appena appresa la notizia del tweet denigratorio nel confronti di una artista in gara, ha chiesto alla Direzione Organizzazione Risorse Umane della Rai di aprire un provvedimento disciplinare nei confronti di un giornalista per body shaming”, si legge in una nota della Rai.
Ma quello del giornalista non è stato l’unico commento discriminatorio rivolto a BigMama: pochi giorni fa, la trasmissione Striscia La Notizia aveva infatti mandato in onda un fotomontaggio in cui la cantante veniva accostata al personaggio di Ursula della Sirenetta. Siparietto che Mammone aveva commentato a La Stampa: “Il meme su Ursula della Sirenetta? Fa male, ma lei è iconica come lo sono io. Voi no”.
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