"Boomer, ammettete che a essere confusi siete voi. Quelli che volete difendere siete voi"

È umano sentirsi disorientati nel vedere messe in atto libertà che non si pensavano nemmeno concepibili. È normale avere paura di ciò che non si conosce, ma diventa disonesto farsi scudo con i bambini per difendere sé stessi.

Qualche giorno fa l’attore Walter Nudo posta su Instagram un reel girato all’aeroporto di Linate in cui critica una pubblicità della Maison Valentino che ritrae modelli e modelle.

“In questa pubblicità, non so voi, ma io non vedo nessuna mascolinità e nessuna femminilità e se questo è il messaggio che diamo, soprattutto ai ragazzi che lo vedono, i ragazzi non hanno punti di riferimento, non hanno basi. Quindi, se loro escono fuori di testa con questa confusione, è normale, se vanno dallo psicologo, è normale, perché noi non li aiutiamo. Per niente. Quindi cerchiamo di essere un pochino più chiari, noi adulti […] cerchiamo di avere un pochino più di responsabilità nel far capire ciò che è maschile e ciò che è femminile perché in una coppia questo è importante” afferma l’attore.

In Florida, il governatore DeSantis (che potrebbe a breve candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti), proibisce alle scuole di ogni grado di parlare agli studenti di argomenti quali orientamento sessuale, identità di genere a anche salute sessuale. “Sei maschio o femmina. Questo non è soggetto alla propria opinione. È un fatto dimostrabile” ha detto in supporto il rappresentante repubblicano Chase Tramont. E lo stesso DeSantis afferma che parlare di identità di genere ai più giovani significhi seminare dubbi nei bambini sulla loro identità di genere” e che tale educazione “sta cercando di dire che possono essere quello che vogliono essere”.

Qualche giorno fa, Papa Francesco ha invitato l’Europa a evitare la via nefasta “delle ‘colonizzazioni ideologiche’, che eliminano le differenze, come nel caso della cosiddetta cultura gender, o antepongono alla realtà della vita concetti riduttivi di libertà”. Lo ha detto mentre si trovata in Ungheria da Orban, lo stesso che paragona l’omosessualità alla pedofilia e vuole impedire che si parli di persone gay e transgender ai minori.

Per quale motivo? Per difendere i bambini, ovviamente.

Perché nessuno mai dichiarerebbe di attuare politiche contro i bambini (arrivando persino a negare la realtà dei fatti come nel caso della lotta del nostro governo alla registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali, che i minori li danneggiano eccome). Eppure il fine è sempre quello, ed è il più nobile: difendere i giovani, difendere gli innocenti.

Difenderli da cosa? È la domanda che ci si dovrebbe porre.

Nudo parla di “confusione”, una confusione tale da mandare i giovani fuori di testa, fino a farli andare (addirittura) dallo psicologo. E pazienza se gli psicologi stessi affermano che i giovani che vanno da loro ci vanno perché non ascoltati, non rappresentati e stigmatizzati se non rispettano le “cose da maschio e da femmina”.

De Santis e i repubblicani americani invocano invece Dio e la sacralità di differenze anatomiche, sopra le quali l’uomo (e non Dio) ha però costruito un’impalcatura di stereotipi di genere che sono cambiati mille volte nel corso della Storia, ma cosa possono i fatti contro la fede?

E a proposito di fede, se lo stesso Papa nomina il mostro inventato dell’ideologia gender, come si può non credere che tutto questa urgente tutela e coprire, a censurare, a zittire e a togliere la libertà di “essere quello che si vuole essere”, non sia per il bene dei più piccoli?

A dispetto di tutta questa fermezza, della fede e della rispettabilità di queste figure, un dubbio però mi resta. Nudo ha 52 anni, DeSantis 44, il Papa 86, Orban 59: come possono capire cosa significhi essere giovani nel mondo di oggi? Non è che, forse, quelli a essere confusi sono loro?

Dopotutto come potrebbero non esserlo a vedere che i punti di riferimento insegnati loro da una società eteropatriarcale omobitransfobica (le cose da maschio e da femmina) non sono in fondo granitici come pensavano?

Sarebbe strano non prevederla questa confusione. È umano sentirsi disorientati nel vedere messe in atto libertà che non si pensavano nemmeno concepibili. È normale avere paura di ciò che non si conosce, ma è disonesto non provare a comprendere e soprattutto diventa criminale farsi scudo con i bambini per difendere sé stessi.

Lo dirò con un linguaggio che non mi appartiene perché troppo vecchio anch’io, ma farò uno sforzo di immedesimazione: boomer, abbiate l’onestà di ammettere che a essere confusi siete voi. Ammettiate che quelli che volete difendere siete voi. Lasciateli stare giovani e bambini.

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